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Morì a San Vittore 6 anni fa, udienza su no archiviazione

Lombardia
Foto di Archivio

Il 13 dicembre ci sarà l’udienza per discutere l’opposizione all’archiviazione dell’inchiesta sulla morte di Alessandro Gallelli, trovato cadavere nel 2012 in una cella del carcere milanese 

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È stata fissata per il 13 dicembre, davanti al Gip di Milano, l’udienza per discutere l’opposizione all’archiviazione dell’inchiesta sulla morte di Alessandro Gallelli, un giovane di 21 anni che più di sei anni fa, nel febbraio del 2012, venne trovato cadavere in una cella del carcere milanese di San Vittore. Per i consulenti dei genitori del giovane, infatti, quella morte non è “compatibile con l’ipotesi suicidiaria prospettata dalla Procura”, ma è “riconducibile a un omicidio mediante strozzamento con successiva attività di staging”, ossia di “manipolazione volontaria della scena criminis”, finalizzata “alla simulazione” del suicidio.

La Procura, lo scorso giugno, aveva depositato all’ufficio Gip la richiesta di archiviazione dell’inchiesta aperta per omicidio colposo perché si sarebbe trattato di un suicidio per impiccagione. Per il legale dei genitori del ragazzo, l’avvocato Salvatore Tesoriero, la consulenza “medico legale e criminalistica”, firmata da Berardo Silvio Cavalcanti, Vannio Vercillo, Luca Chianelli e Salvatore Spitaleri, dà conto, invece, “al contrario proprio dell’esistenza, sul corpo del Gallelli, di segni lesivi le cui caratteristiche vengono ritenute dagli esperti di parte non compatibili con l’ipotesi del suicidio”. E sarebbero invece “coerenti con quella causazione attiva della morte da parte di terzi sempre fino a ora esclusa”. Per il legale nell’inchiesta andrebbero sentiti quattro detenuti che erano presenti quel giorno quando il giovane morì. Dopo l’udienza il Gip dovrà decidere se archiviare, disporre nuove indagini o l’imputazione coatta (non ci sono indagati al momento).