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3 maggio Giornata mondiale del sole, tutti i benefici della vitamina D

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L'evento, istituito nel 1994 dall'International Solar Energy Society, è un'occasione per discutere dell'importanza dei raggi solari per la salute fisica e mentale

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Fonte di vita, nonché di energia e di buonumore, il sole ha una sua giornata dedicata che si celebra ogni anno il 3 maggio. Istituita negli anni Novanta, la Giornata Mondiale del Sole è un appuntamento fissato sui calendari internazionali per discutere della rilevanza dei raggi solari per gli esseri viventi, un tema parecchio discusso nell'epoca presente, sempre più attenta al clima nonché più consapevole dei benefici della luce del Sole sulla salute fisica e mentale.
Come è noto, il Sole - più precisamente i raggi UV - è la principale fonte di vitamina D, essenziale per il benessere degli esseri umani, la cui carenza è causa di patologie e disfunzioni che incidono sulle attività quotidiane di chi, per varie ragioni, non si espone adeguatamente alla luce naturale.

Il problema della mancanza di sole

L'importanza del sole e la questione del giusto livello di vitamina D negli organismi, è tornata alla ribalta facendosi sentire con una certa urgenza nelle ultime stagioni, in particolare, a partire dal 2020, anno che sarà ricordato dalla maggior parte della popolazione mondiale per l'epidemia di Covid e il conseguente lockdown che ha limitato la possibilità di uscire di casa e stare all'aria aperta per diversi mesi. La mancanza di Sole, tradizionalmente una condizione di cui soffrono gli abitanti di regioni fredde e piovose principalmente localizzate nel Nord dell'emisfero, è un argomento di cui si dibatte da quando è stata accertata la rilevanza della vitamina D per la salute degli esseri umani. Stanchezza, difficoltà di concentrazione, mal di testa, vertigini, mancanza di respiro, sono possibili campanelli di allarme e indici di carenza di questo micronutriente i cui livelli possono essere monitorati con le analisi del sangue.

Vitamina D: dove si trova e a cosa serve

La vitamina D che a livello nutrizionale si trova in pochi alimenti, nei pesci grassi (salmone, trota, sgombro), nel tuorlo d'uovo, nel latte di mucca o capra, nel germe di grano e nelle frattaglie, si incrementa principalmente esponendosi al sole, banalmente, passando del tempo all'aria aperta.

L'attivazione della vitamina D parte dalla pelle, attraverso cui vengono assorbiti i raggi solari, passa per l'intestino e per il sangue, dove mediante una proteina specifica viene trasportata fino al fegato e ai reni dove avviene la sintesi.
La vitamina D è responsabile della prevenzione di molte malattie tra cui i tumori, contro i quali agisce in termini di rallentamento della progressione, il diabete, la sclerosi multipla, le infiammazioni e molte patologie che interessano lo scheletro e le ossa tra cui l'osteoporosi. Ma l'ipovitaminosi D è anche uno dei sintomi più evidenti nelle persone affette da forme di depressione e soprattutto in questi casi è necessario modificare lo stile di vita dei pazienti che possono essere aiutati anche con integratori specifici.

L'energia solare, la prima tra le rinnovabili

Ma il sole è anche una preziosa fonte di energia, ancora troppo poco sfruttata in un momento storico dove la salvaguardia del clima a livello globale impone la ricerca di tecnologie che tutelino al massimo gli equilibri dell'ecosistema. Sebbene molto sia stato fatto in termini di energia solare negli ultimi decenni, sono ancora tanti i passi possibili a favore di un maggiore utilizzo di questa fonte di rinnovabile come dimostrano le discussioni e i tavoli aperti sul tema in tutto il mondo dove si discute la forma da dare al futuro del pianeta.