I 10 temi che hanno caratterizzato il 2025 in musica

Il 2025 è stato un anno molto ricco di storie ed eventi in cui le notizie di musica si sono intersecate più volte con il costume, l’economia e la tecnologia. Proviamo qui ad estrarre i temi e le storie più rilevanti accadute nell’anno, tenendo conto che alcuni di questi argomenti sono stati spesso trattati sulle pagine di Insider, e quindi rimanderemo ai link per un eventuale approfondimento. Buona lettura. 1. Il trionfo degli Oasis Quando arrivò la notizia del reunion tour degli Oasis dopo 16 dallo scioglimento, nonostante il grande successo delle prevendite, in pochi avrebbero scommesso che si sarebbe concluso senza litigi tra i due fratelli Gallagher. E invece tutto è andato per il meglio e ha dato vita a nostalgici cori intergenerazionali in Uk, negli Stati Uniti, nell’America Latina, Asia e Oceania. Ne abbiamo parlato diffusamente qui. La notizia di questi ultimi mesi è che per vederli in Italia dovremo aspettare il 2027, perché il prossimo anno sarà di riposo. 2. IA nella musica Una delle grandi protagoniste del 2025 in tutti i settori è stata l’intelligenza artificiale. In particolare per la musica si sono susseguite una serie di notizie dove l’IA è l’elemento disruptive. Nelle zone alte delle chart di Billboard sono apparse i singoli dei primi artisti generati con l’IA . Udio e Suno, i due principali software di IA generativa hanno raggiunto accordi con Universal e Warner Music dopo una serie di cause legati per violazioni del copyright. Qui trovate quelle che possono essere le possibili vie per il futuro. 3. Ancora record per Taylor Swift Taylor Swift con il suo ultimo album “The Life of a Showgirl” ha infranto ancora un record, ovvero quello della prima settimana sia per le vendite che per l'equivalente totale di unità discografiche . Tenendo conto che questo è avvenuto nel 2025, anno in cui di unità fisiche se ne vendono sempre meno. Così il suo ultimo album è diventato il più grande debutto nella storia moderna dell’industria discografica. Per approfondire qui. 4. L’innovazione arriva dalla Corea Ll film d'animazione KPop Demon Hunters di Netflix è uscito a giugno, ma ad agosto la colonna sonora del film ha dominato le classifiche pop, diventando la prima colonna sonora cinematografica in tre decenni ad avere un impatto simile, praticamente in tutto il mondo e con una dinamica molto particolare. Abbiamo analizzato il tema in questo articolo su Insider. 5. Musica e politica Dopo molti anni in cui il pop e il rock non si sono occupati di questione politiche, quest’anno nei confronti di alcuni paesi e guerre molti artisti si sono schierati in modo netto. Ad esempio, nei confronti del conflitto israelo-palestinesi, oltre 600 artisti hanno firmato una lettera aperta chiedendo alla multinazionale di "prendere atto del genocidio e interrompere i rapporti con Live Nation Israel”. Tra le tante storie vale la pena segnalare quella dei Kneecap, gruppo rap di Belfast diventato famoso per la sua musica ma anche per aver preso posizione pubblicamente contro il genocidio commesso da Israele in Palestina. I Kneecap sono finiti addirittura sotto processo nel Regno Unito con l’accusa di terrorismo, anche se in seguito il procedimento è stato archiviato. 6. Il rap non va in classifica Nell’autunno del 2025 per la prima volta dopo 35 anni nella top 40 di Billboard non c’è nemmeno una canzone rap. Se è vero che questo dipende anche da una serie di motivazioni tecniche che abbiamo spiegato qui, c’è da dire che pure nelle liste dei migliori dischi dell’anno compilare da testate musicali e appassionati, rispetto al passato quest’anno si fa fatica a trovare degli album rap e hip-hop. 7. Il business dei concerti Quest’anno sono state molte le notizie in Italia e nel mondo legate al mondo della musica dal vivo. Dal caro biglietti all’uso scellerato in Italia delle grosse venue per artisti che non riescono a riempirli. Intanto però gli annunci dei concerti arrivano sempre prima e i cosiddetti prezzi dinamici sono sempre più utilizzati per i grandi eventi. Ne abbiamo parlato qui e qui. 8. L’assenza dei tormentoni estivi La grande frammentazione del mercato musicale, il cambiamento del modo con cui ascoltiamo le canzoni e una serie di altri fattori hanno fatto sì che quest’estate non ci sono stati i cosiddetti tormentoni, ovvero quelle hits che si ascoltano dappertutto e che hanno caratterizzato tutte le stagioni estive degli anni passati. Abbiamo approfondito il tema su Insider in questo articolo. 9. Bad Bunny artista del 2025 A inizio 2025 è uscito il disco "DeBÍ TiRAR MáS FOToS” di cui abbiamo parlato diffusamente qui. Durante l’estate ha fatto 31 concerti a San Juan, alcuni dei quali riservata ai residenti portoricani. A novembre ha vinto il suo primo Latin Grammy nella categoria più importante . A febbraio prossimo sarà il primo artista ad eseguire esclusivamente musica in lingua spagnola ad esibirsi all’HalfTime Show del SuperBowl e quest’estate si esibirà anche in Italia in una data che è già sold out. 10. In memoriam Come ogni anno tra i tanti nomi nuovi ci sono state anche delle scomparse eccellenti. In Italia una delle più recenti e decisamente inaspettate è stata Ornella Vanoni, la grande signora della canzone italiana. A livello internazionale una della più eclatanti è stata la morte di Ozzy Osborne, due settimane dopo il suo concerto di addio alle scena. Ne ho scritto qui. Dobbiamo ricordare Brian Wilson, il creatore del suono dei Beach Boys che ispirò anche l’ultima parte della carriera dei Beatles e di gran parte del pop-rock mondiale, poi, tra gli altri, Marianne Faithfull, Jimmy Cliff e Roberta Flack. Infine una scomparsa prematura è quella del cantante afroamericano D’Angelo, inventore del nu soul proprio nell’anniversario dei 25 anni di “Voodoo” il suo capolavoro.

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Michele Boroni