Non solo Dua Lipa, le book star su cui punta l’editoria

“Riempi il bicchiere, prendi il tuo libro e parliamone”. La voce che scandisce queste parole è quella inconfondibile della pop star di fama internazionale Dua Lipa. Il 10 giugno è uscita su Spotify la prima puntata del suo podcast letterario. Nessuna sorpresa. Già da due anni l’artista britannica di origine kosovara è un’affermata influencer dei libri con un seguitissimo book club. Lo sbarco sulla nota piattaforma di streaming è solo una conferma del suo interesse per il mondo editoriale e del suo desiderio di guadagnare sempre più posizioni nel settore. Non è la prima rappresentante dello showbiz a lanciarsi in un’avventura simile. C’è una lunga tradizione di dive che parlano di libri. Se volessimo individuare un’iniziatrice, dovremmo probabilmente guardare all’attrice, divenuta icona grazie a "Sex and the city", Sarah Jessica Parker, che ha consacrato la sua fama di bibliofila diventando collaboratrice della casa editrice made in Uk Hogarth Press. Il caso Dua Lipa: creare community oltre la musica Tutto comincia nel 2021 quando Dua Lipa sente il bisogno di andare oltre la musica e creare uno spazio di condivisione con i fan per valorizzare tutte le sue passioni. Nasce Service95, un sito web, con fior di redattori e una direttrice editoriale che è passata anche per la BBC, ideato dalla cantante per mettersi a servizio della community come “una concierge culturale”, così si definisce.”Vi forniremo consigli esclusivi e storie attraverso alcune delle voci più interessanti del mondo”: questo il proposito. Tra ristoranti raccomandati in giro per il globo, testimonianze di attivismo, articoli su mete di viaggio ha cominciato a prendere sempre più spazio la letteratura. Del resto, la cantante e autrice non ha mai nascosto di essere una grande appassionata di lettura e di portare sempre con sé un libro. Nel 2023 prende vita il Services95 Book Club, stesso marchio di fabbrica. Lo schema è semplice: ogni mese sceglie un libro, seguendo l’ispirazione del momento e attingendo, come garantisce, direttamente dal proprio comodino. Parliamo soprattutto di romanzi di, più o meno conosciuti, narratori contemporanei. Libri che ha amato e di cui potrebbero innamorarsi anche i suoi follower. E qual è il modo migliore per entrare dentro una storia se non con l’aiuto dell’autore? Dua Lipa indossa le vesti di intervistatrice lanciando un vero e proprio format video in cui dialoga con lo scrittore prescelto, a suon di domande che dimostrano una certa dimestichezza con la teoria e le questioni di stile. Le cose si fanno sempre più serie con dei grandissimi nomi della narrativa internazionale. Anche i più scettici e snob devono aver avuto un sussulto quando l’artista ha rivelato l’ospite di gennaio: niente di meno che la premio Nobel Olga Tokarczuk. Già nel 2022 Dua Lipa aveva ricevuto un importante endorsement da parte della élite culturale, quando le fu affidato il discorso d’apertura della cerimonia del Booker Prize, il più importante premio letterario del Regno Unito. E le case editrici? L’elenco delle cantanti e attrici che promuovono la lettura è lungo. Hollywood è un terreno fertile. C’è Emma Watson che è ”impegnata”, nel senso più ampio del termine, con un book club bimensile con focus sul femminismo intersezionale. Sulla stessa scia il Reese’s book club, dove Reese sta per Reese Witherspoon, che vanta una pagina Instagram da 3 milioni di follower in cui si mettono al centro le storie di donne. La reading online community di Emma Roberts si chiama, invece, Belletrist ed è tra le più longeve: ha superato brillantemente anche la crisi del settimo anno. Le case editrici hanno da tempo subodorato la potenzialità di questa commistione tra spettacolo e letteratura architettando delle abili manovre di marketing. La campagna di promozione di “Intermezzo”, il quarto romanzo dell’acclamata scrittrice irlandese Sally Rooney, è stato un capolavoro di comunicazione. Nei mesi precedenti all’uscita tante le star paparazzate con una copia del libro ricevuta in anteprima o invitate a delle première di presentazione, tutte red carpet e copertine a favore di camera. Sull’impatto che ha tutto questo sulle vendite si è interrogata l’organizzazione non-profit Book Net che monitora il mercato canadese: la reading list di Dua Lipa ha un vero X factor misurabile sugli acquisti? Ainsley Sparkes ha analizzato con tanto dí grafici gli strascichi di tre post Instagram con cui la cantante annunciava il libro del mese, concludendo: “Dua Lipa potrebbe non essere la nuova Oprah - con riferimento alla famosissima giornalista e conduttrice americana che dal 1996 ha uno spazio televisivo stile Book Club - in termini di influenza nel mercato editoriale canadese, ma è possibile che le sue indicazioni stiano aumentando le vendite di alcuni titoli e forse anche la circolazione dei testi a livello di biblioteche”. Si vedrà su lungo periodo. Intanto, giugno è il mese di ”Widow Basquiat”, un memoir che racconta la storia d’amore travagliata dell’artista, morto prematuramente all’età di 27 anni, con la musa Suzanne Malouk. La scelta è stata motivata da Dua Lipa: "Negli ultimi tempi sono ossessionata con la New York degli anni ‘80". E il libro firmato da Jennifer Clement è una vera immersione nella metropoli di fine secolo. Aspettiamo di sapere quale sarà il romanzo dell’estate e se i gusti di Dua Lipa incontreranno quelli dei lettori, ricordando sempre che la missione della pop star non è solo entrare nei cuori di chi è già un avido lettore ma incuriosire quanti non sono così avvezzi alle librerie.

Cosa vedere:

Come vederlo:

Online con Sky:

Non solo Dua Lipa, le book star su cui punta l’editoria