Cosa troveremo in libreria nel 2025

Il 2024 per i lettori italiani è stato l’anno di grandi romanzi familiari: dal vincitore del Premio Strega “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio al semifinalista “Invernale” di Dario Voltolini, passando per Antonio Franchini con “Il fuoco che ti porti dentro”. Anno di eccezionali ritorni a cominciare da “Due” di Enrico Brizzi, sequel, pubblicato a trent'anni di distanza, del libro d'esordio “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”. Per gli amanti del romance nostrano l’attesa si è concentrata sull’ultimo capitolo della saga di “Stigma” di Erin Doom culminato con “Arcadia”. Dall’estero sono arrivate profezie e sguardi sul futuro, nella variante distopica offerta dall’irlandese Paul Lynch tradotto in Italia da 66thand2nd e in quella fantascientifica di Orbital , due libri che si sono aggiudicati il Booker Prize rispettivamente nel 2023 e nel 2024. Mentre l’autofiction è il genere che continua a dominare il panorama letterario e memoir e new memoir fioriscono in un quella che sembra una primavera infinta, le autobiografie hanno preso il sopravvento, soprattutto nell’ultima parte dell’anno. Dalla politica con Angela Merkel che ha raccontato in “Libertà” la vita quotidiana nella cancelleria e con l’opera postuma del dissidente russo Navalny “Patriot” , fino allo spettacolo con Cher e Whoopi Goldberg. È stato un tempo di grandi riflessioni e necessari bilanci incalzati dall’ingresso nel secondo quarto di XXI secolo. Per celebrare questo passaggio il New York Times ha chiesto a 503 intellettuali di eleggere il libro migliore degli ultimi 25 anni e ha avuto una risposta per certi versi dirompente. "L’amica geniale" di Elena Ferrante, autore di cui non si conosce ancora l’identità ma che è entrato nell'immaginario collettivo, ha sbaragliato gli illustri concorrenti. Ma che anno sarà il 2025? Vi presentiamo alcuni dei libri più attesi che saranno pubblicati nei prossimi mesi. Gli autori di casa nostra Partiamo dall’Italia e con la casa editrice Rizzoli. Lo avevamo incontrato nell’estate del 2023, in occasione della presentazione di “Uscire dal mondo” al John Fante Festival: “Sto lentamente portando a termine un romanzo che chiuderà una trilogia. Nel suo insieme come dimensioni potrà essere una nuova 'La scuola cattolica', però la mia vita sarà presente in misura minore”, ci aveva confessato Edoardo Albinati. Promessa mantenuta? Certo è che è in uscita a marzo nelle librerie “I figli dell’istante” per Rizzoli. Dopo aver scavato fino al fondo di una generazione, di una classe sociale, dell’essere maschi, figli, futuri padri a metà degli anni Settanta con il suo capolavoro vincitore del Premio Strega del 2016 e aver raccontato gli anni Ottanta in “Cuori fanatici”, ritornerà su quel decennio complesso con due protagonisti Nico e Nanni. Il nostro tour italiano continua con l’attesissimo “L'amore mio non muore” di Roberto Saviano. Il romanzo racconta la storia di Rossella Casini, studentessa fiorentina scomparsa a Palmi nell’81, vittima della 'ndrangheta. In contemporanea con la pubblicazione del libro-evento prevista per il prossimo maggio, le opere di Roberto Saviano entreranno nel catalogo Einaudi. Restando in tema di criminalità organizzata, a marzo arriverà sugli scaffali "donnaregina" di Teresa Ciabatti. Alessandra Selmi, dopo il successo di “Al di qua del fiume”, in cui ha ricostruito la storia del primo villaggio operaio in Italia, scrive un nuovo romanzo ambientato nell’Ottocento che porta il lettore nelle vicende del Regno d’Italia attraverso la storie di due donne: Nina, una sguattera, e la principessa Margherita di Savoia, da pochi mesi moglie dell'erede al trono. Un’altra storia femminile è quella di Nadia Terranova che con "Quello che so di te" si avventura nel passato della sua bisnonna, finita in manicomio. Venera, questo il nome, è la capostipite di una “mitologia familiare” messinese che ha come filo rosso la follia. I fuoriclasse Follet e King La conferma è arrivata su Threads dallo stesso autore che ha condiviso un articolo con un primo estratto dalla sua nuova fatica letteraria, concesso a 'Weekly Entertainment': il maestro dell’horror Stephen King torna in libreria con “Never Flinch” che arriverà in contemporanea con gli States. Cosa aspettarsi? Un intreccio di storie: un misterioso mittente che minaccia di uccidere tredici innocenti e un’attivista per i diritti delle donne perseguitata da uno stalker. Bisognerà aspettare settembre invece per leggere il nuovo romanzo di Ken Follet che stavolta si dedica all’esplorazione di uno dei più grandi misteri di tutti i tempi: Stonehenge. La grande narrativa americana Non solo King, dagli Usa sbarcano interessanti opere di due autori di culto. Si parte con Cormac McCarthy, lo scrittore morto nel giugno 2023. Einaudi pubblicherà “Il tagliapietre”. Sritto alla fine degli anni Ottanta, poco dopo "Meridiano di sangue", e pubblicato nel 1994 contemporaneamente alla "Trilogia della frontiera", narra quattro generazioni della famiglia Telfair, scalpellini neri del Kentucky. Un libro che arriva così in ritardo in Italia perché non ha ottenuto una fama paragonabile ai suoi capolavori. Colpa forse di una certa complessità nel linguaggio, ma ora la casa editrice scommette su questa opera minore. Scrivono: “ è tempo che anche Ben Telfair si unisca alla schiera degli eroi mccarthiani che portano il fuoco e che Il tagliapietre vada a occupare il posto che gli compete”. Micheal McDowell, romanziere e sceneggiatore statunitense, è morto nel 1999, ma in Italia è diventato un caso editoriale nel 2023 quando Neri Pozza ha tradotto e pubblicato la saga horror Blackwater, ben 40 anni dopo la prima uscita negli Usa. La casa editrice non si è accontentata di aver fatto scoprire al pubblico questo autore maledetto ed enigmatico della letteratura americana e quest’anno rispolvera un titolo del 1982. Non c’è migliore descrizione di questo libro di quella che diede lo stesso McDowell: “Katie contiene i miei omicidi più inquietanti ed è sicuramente il mio romanzo più crudele. Scriverlo è stato divertente. Da morire”. Tutti pazzi per Han Kang Vincitrice del Premio dell’Accademia svedese per la letteratura 2024, la scrittrice sudcoreana Han Kang è stata protagonista di un vero effetto Nobel a catena vendendo milioni di copie e di questo fenomeno vi abbiamo parlato su queste pagine. Nel novembre scorso la casa editrice Adelphi, la stessa che per prima fece conoscere l’autrice ai lettori italiani con “La vegeteriana”, ha pubblicato “Non dico addio” con un tiratura altissima e ora si prepara a una nuova uscita con “Il libro bianco”, considerato il più sperimentale dei suoi libri. È qui che Han Kang affronta un lutto personale mai elaborato, la morte avvenuta a poche ore dalla nascita della sorella maggiore. Un fantasma con cui ha fatto i conti tutta la vita attraverso i racconti dei genitori, evento dirimente che è stato uno dei motori della sua meditazione sulla vita e la morte. Il momento d'oro degli scrittori irlandesi "Il giorno dell'ape", in inglese "The bee sting", di Paul Murray è l'altro dei libri che insieme al già citato "Canto del profeta" rappresenta quello che è stato definito il momento d'oro degli scrittori irlandesi, anche se sono gli stessi irlandesi a ridimensionare questo entusiasmo e a sottolineare casomai il mancato riconoscimento che per decenni è stato riservato dai critici e dal mercato britannico. Semifinalista del Booker Prize in un'edizione in cui ben quattro dei tredici autori nella longlist erano irlandesi, Murray ha colpito per il suo modo di narrare la complessità del quotidiano e del mondo contemporaneo. Il romanzo, storia di una famiglia "inguaiata" con il passato - per dirla con parole nostre - e di un'amicizia tenera, sarà disponibile a partire dal 28 gennaio. Dalla Francia alla Danimarca: le nuove scrittrici europee Casa editrice da tenere d’occhio è sicuramente Atlantide edizione che ha recentemente portato all’attenzione del pubblico italiano “L'affetto di una strega” di Emer Martin, scrittrice irlandese di Dublino che vive in California, e che nel 2025 propone due interessanti autrici straniere. Phœbe Hadjimarkos Clarke con Aliena, vincitore del Prix Livre Inter 2024 e caso letterario in Francia, mette al centro la violenza del nostro tempo attraverso la sovrapposizione di un registro fantastico e di uno più realista. Il risultato è uno spaccato sociale in cui fanno irruzione i “gilet gialli”, la questione di genere e dell'identità, la battaglia animalista, i danni del cambiamento climatico. È un esordio invece quello di Linea Maja Ernst – “Solo alla fine della vita” è il titolo provvisorio – che in Danimarca è diventato un bestseller e che è in corso di traduzione in tutto il mondo. Viene presentato come un moderno "Sogno di una notte di mezza estate" che indaga le inquietudini dei Millennials. Femminismo e non solo E a proposito di questione di genere, non possiamo non citare Chimamanda Ngozi Adichie, la scrittrice nigeriana trapiantata negli Usa diventata l’idolo di una generazione e tradotta in più di 50 Paesi. Torna al romanzo con le voci di quattro donne alle prese con amori, desideri e aspirazioni raccolte ne “L’inventario dei sogni”, libro in cui è presente l’altro grande tema che caratterizza la narrativa di Adichie: il razzismo. Il fantasy-romance Cambiamo registro con Rebecca Yarros, autrice americana da milioni di copie che domina il panorama internazionale dei libri cosiddetti young-adult. Arriva il sequel del bestseller “Fourth wing” che l’ha consacrata campionessa di vendite. Si chiama “Onyx storm”: “Dopo aver trascorso quasi diciotto mesi nell’accademia militare di Basgiath, Violet Sorrengail sa che non c’è più tempo per le lezioni. O per l’incertezza. La guerra è davvero iniziata”. Raccontarsi Dopo un 2024 ricco di autobiografie, nell'anno appena inziato ci sarà un'altra grande uscita: la genesi del miliardario Bill Gates, raccontata dal diretto interessato. Non è un libro su Microsoft o sulla Fondazione Gates o sul futuro della tecnologia, ma vuole restituire il lato privato e umano del geniale sviluppatore diventato magnate. Si chiama "Source Code" e da febbraio potrà essere letto e giudicato da fan e detrattori. Bisognerà aspettare la fine dell'anno per il secondo capitolo del già citato memoir di Cher.

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