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Corridoio Vasariano degli Uffizi riapre dopo otto anni: "Un'opportunità vederlo vuoto"

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©IPA/Fotogramma

È stato chiuso nel 2022 per ristrutturazione. Domani, 21 dicembre, sarà di nuovo accessibile: si entra dagli Uffizi, si cammina sopra Ponte Vecchio e si esce dal Giardino di Boboli

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Il Corridoio Vasariano degli Uffizi, chiamato così in onore del suo ideatore, riapre al pubblico dopo un’attesa di otto anni. Venne chiuso nel 2016 per interventi di adeguamento alle norme sulla sicurezza, infatti, l’ultimo intervento era stato fatto negli anni ‘90. I lavori, per circa 10 milioni di euro, sono partiti nel 2022 e sono terminati nelle scorse settimane. Il Corridoio collega la Galleria degli Uffizi al giardino di Boboli, e vi si può accedere previa prenotazione e con un supplemento al biglietto degli Uffizi. Domani, 21 dicembre, sarà di nuovo accessibile: si entra dagli Uffizi, si cammina sopra Ponte Vecchio e si esce dal Giardino di Boboli.

"Nudità rinascimentale di potenza particolare"

Il Corridoio venne progettato da Giorgio Vasari ed è lungo 750 metri. Venne richiesto dal Duca Cosimo I de' Medici, nel 1565, in occasione del matrimonio del figlio Francesco con Giovanna d'Austria. Veniva utilizzato per consentire ai regnanti di spostarsi indisturbati e senza correre rischi per la loro incolumità, dalla loro residenza privata in Palazzo Pitti e fino alla sede del governo in Palazzo Vecchio.  Per il momento il Corridoio non ospita opere d'arte del patrimonio delle Gallerie degli Uffizi, e si pone come un semplice tunnel aereo. Il direttore della Galleria degli Uffizi, Simone Verde: “Questa nudità rinascimentale ha una sua potenza molto particolare, che abbiamo scoperto noi stessi nell'ultima fase dei restauri, e credo sia un'opportunità scoprirlo vuoto per una prima fase, così come lo conobbero e lo attraversarono i primi Medici” continua Verde “Ovviamente seguirà un progetto di allestimento al quale stiamo lavorando e che vi presenteremo a tempo debito”.

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