Il libro di Mario Petillo, pubblicato da Ledizioni, è il primo saggio italiano di ludomusicologia
Come si è evoluta la musica all'interno della narrazione videoludica? L’Aria del Cristallo – L’opera di Nobuo Uematsu in Final Fantasy (152 pagine, 16,90 euro), scritto da Mario Petillo ed edito da Ledizioni all’interno della collana Loading, diretta da Francesco Toniolo, cerca di dare risposta a questa domanda tracciando una storia delle colonne sonore dei videogame dai tempi di Gun Fight e Space Invaders fino alle innovazioni apportate da Peter Molyneux, ma anche di sviscerare la carriera di Nobuo Uematsu.
Il primo saggio italiano di ludomusicologia
Il compositore giapponese definito "il Beethoven dei videogiochi", principale esponente di un fenomeno che ha spinto le colonne sonore dei videogame a una maggior notorietà e diffusione anche all’interno dei teatri, è il protagonista di un’analisi ludomusicologica che parte da 20 delle sue tracce più famose, composte da Final Fantasy a Final Fantasy X, soffermandosi su quelle che sono le funzioni della sua musica. Dopo il lavoro svolto a livello internazionale da Richard Anatone, professore di Teoria Musicale al Prince George's Community College di Largo, nel Maryland, L’Aria del Cristallo si pone a oggi come primo saggio italiano di ludomusicologia.
Tra musicologia e game studies
Arricchito dai contributi testuali di Arnie Roth, direttore d’orchestra di Distant World, il tour mondiale che riproduce le composizioni di Uematsu in formato orchestrale, e di Susan Calloway, voce inglese ufficiale delle melodie cantate di Final Fantasy, il libro si pone l’obiettivo di aprire un nuovo filone riguardante l’analisi musicale nell’ambito dei game studies. Ne emerge una connessione a doppio filo tra l’esperienza videoludica e quella di ascolto, in grado di generare sia una funzione narrativa che nostalgica, qui trattata sfruttando l’opera di Nobuo Uematsu, arricchita anche da aneddoti personali dell’autore circa il tempo trascorso con il Maestro nella sua abitazione a Tokyo.