Il giorno perduto, Cammamoro racconta Magellano
LifestyleIl primo fumetto dell'artista siciliano riprende le cronache di Pigafetta sul primo viaggio intorno al mondo della storia dell'umanità. Con un mistero da risolvere tra superstizione e scienza. E splendide tavole pittoriche con echi di Gauguin
La storia del primo viaggio intorno al mondo, quello che portò Ferdinando Magellano alla scoperta del passaggio a Ovest tra Oceano Atlantico e Pacifico alla ricerca di una via per le Indie che evitasse di dover passare dalle acque africane controllate dai portoghesi, è certamente nota. E se lo è, il merito è di Antonio Pigafetta, storiografo italiano che partecipò all’impresa avendo cura di segnarne la cronaca sul suo diario giorno per giorno, finendo però per smarrirne uno. Il giorno perduto, primo fumetto da autore unico di Cammamoro (Oblomov, 96 pagine a colori, 22 euro), ne ripercorre la storia con un approccio laterale e particolare.
Sulle tracce di Pigafetta
Cammamoro segue il diario di Pigafetta ma come principale linea narrativa non segue tanto l’impresa di Magellano quanto una scoperta meno pubblicizzata, quella del fuso orario. Lo fa partendo dal momento in cui Pigafetta realizza di aver perso un giorno e non riesce a darsi pace, sicuro com’è di non aver mancato un solo mattino di segnare la data nei suoi appunti. L’indagine si muove tra ipotesi mistiche e superstizioni popolari prima di approdare alla verità scientifica e alla scoperta che compiendo un giro del globo navigando verso occidente ci si ritrova a recuperare un giorno intero.
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La soluzione di un mistero
La narrazione procede per flashback, con Pigafetta che rievoca alla memoria gli eventi che hanno portato al faticoso compimento di un viaggio apparentemente impossibile, segnato da tentativi di ammutinamento e dalla costante tensione tra i marinai decisi a fermarsi per godere dei paradisi scoperti e l’ambizione del loro comandante, determinato a portare a compimento la sua missione. Lo spirito indomito dell’esploratore emerge con forza in un ritratto durissimo di Magellano, che perde gran parte dei suoi uomini (dei 237 partiti ne arrivarono solo 18, lo stesso Magellano morì nelle Filippine) pur di raggiungere il proprio obiettivo.
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Uno stile pittorico che esalta il racconto
La parte più interessante del lavoro di Cammamoro riguarda però l’aspetto grafico e artistico. Lo stile pittorico del fumettista, che richiama alla memoria i dipinti di Gauguin, appare perfetto per raccontare un viaggio tra terre esotiche e popoli sconosciuti. I colori, tenui nelle scene diurne ambientate sulla nave e sempre più accesi e saturi quando si tratta di ritrarre paesaggi verdi rigogliosi, tramonti e notti rischiarate dalla luce di un fuoco, completano un’opera dal profilo artistico notevole ulteriormente esaltato dalla qualità della carta particolarmente spessa su cui Oblomov ha stampato il volume. Un lavoro sicuramente brillante e degno di nota.