Dipinto del Bronzino all'asta da Sotheby's stimato tra i 3 e i 5 milioni di dollari

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Andrà all’asta il 26 gennaio da Sotheby’s a New York l' opera attribuita al Bronzino “Ritratto di giovane uomo con penna d’oca e foglio di carta”. Risalente al 1527 circa, il dipinto sarà offerto con una stima di 3-5 milioni di dollari. Si tratta di un’opera estremamente rara e di altissimo valore considerando che solo di recente la sua realizzazione è stata attribuita ad Agnolo Bronzino, tra i principali maestri del Rinascimento fiorentino. Fino a pochi mesi fa si credeva che la tela fosse stata dipinta da Jacopino Del Conte. E’ stato il professor Carlo Falciani, storico dell’arte fiorentino ad attribuire il capolavoro al Bronzino. L’opera sta sollevando interesse in ambito internazionale per due motivi: la sua storia travagliata e l’ipotesi che possa trattarsi di un autoritratto giovanile dell’artista.

La travagliata storia del dipinto

Il dipinto ha attraversato la storia europea dall’800, è stato restituito dal governo tedesco non come Bronzino ma come Iacopino del Conte agli eredi di Ilse Hesselberger, una donna ebrea che lo possedeva a Monaco di Baviera negli anni Trenta. L’opera ha avuto varie attribuzioni nella sua storia: era in Inghilterra nel ‘700 come Bronzino, è stata poi venduta da Christie's nel 1820 per poi essere rivenduta nei primi del Novecento sempre da Christie’s a Londra.  Il quadro era stato acquistato da uno storico dell’arte tedesco che l’aveva attribuito a Salviati. Venne poi comprato da questa donna facoltosa di Monaco, ma essendo di origine ebraica quando le venne chiesto di dare molti soldi al Reich per salvarsi, a quel punto lo vendette. Il dipinto entrò allora nel Fuhrer-Museum come Iacopino del Conte, ed è così che venne schedato dal governo tedesco anche dopo la caduta di Hitler. Agli eredi della figlia di Ilse Hesselberger, che era a New York, dopo una procedura legale per riavere questo dipinto, è stato restituito tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. 

Un’affascinante provenienza

Dal XVII secolo a oggi, tra i proprietari di spicco del ritratto figurano importanti studiosi, parlamentari britannici, nonché una collezionista e socialite che durante la Seconda Guerra Mondiale fu costretta a cedere l’opera in cambio della propria libertà ma, ingannata dai nazisti, venne assassinata nel campo di concentramento di Kaunas. 

Lucian Simmons, vice presidente di Sotheby’s e Worldwide Head of Restitution, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di essere riusciti a ricondurre quest’opera alla sua straordinaria provenienza, che può essere rintracciata ininterrottamente dal connoisseur del XVII secolo Sir William Temple, attraverso i tumultuosi anni della Seconda Guerra Mondiale, fino ai giorni nostri. Siamo particolarmente onorati di poter celebrare la vita e l’eredità di Ilse Hesselberger, ai cui successori il governo tedesco ha restituito il dipinto. Riconosciuto ancora una volta come un ritratto estremamente raro e significativo del Bronzino, sarà ora venduto a scopo di beneficenza”. 

“Scoperte di questo calibro capitano una volta nella carriera. – Ha sottolineato Elisabeth Lobkowicz, vice presidente di Sotheby’s Old Master Paintings –  Quando abbiamo visto per la prima volta questo affascinante ritratto, io e i miei colleghi siamo rimasti colpiti dalla sua eccezionale qualità. Dopo aver indagato sulla storia del dipinto e aver consultato i principali studiosi della materia, siamo stati entusiasti di scoprire che si trattava di un ritratto giovanile del Bronzino, rimasto nell’oblio per gran parte del XX secolo. In effetti, essendo una delle prime esplorazioni dell’artista in un genere che avrebbe definito gran parte della sua carriera, questo ritratto offre una rara visione di uno dei primi lavori di Bronzino. Altrettanto eccitante è l’ipotesi che si tratti di un autoritratto. Insieme a tutto il mio team, sono incredibilmente onorata di presentare questo affascinante ed elegante signore – un vero capolavoro del Cinquecento fiorentino – a un pubblico mondiale”. 

 

 

 

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