Nell’opera campeggia la scritta Happy New Year, l’augurio dell’artista per un nuovo anno libero da guerre e crisi umanitarie e ingiustizie sociali
E' l'ultima opera di land art firmata da Dario Gambarin, che compone i propri “quadri” che sono visibili nella loro interezza solo dall'alto, tracciando i solchi con un trattore, senza disegno preparatorio. Il maxi-albero di Natale - un augurio, dice Gambarin, per un nuovo anno libero da guerre e crisi umanitarie, e ingiustizie sociali - si trova a Castagnaro, ed è stato realizzato con aratro e frangizolle su di un terreno di 15.000 metri quadrati.
Opere che lasciano il segno
Dario Gambarin, di origine veronese e bolognese d’adizione, alla pittura ha affiancato la land art (forma d'arte contemporanea nata negli Stati Uniti d'America tra il 1967 e il 1968 caratterizzata dall'intervento diretto dell'artista sul territorio naturale) arando le sue gigantesche opere su campi agricoli dai 2 ettari in su. Le sue opere sulla terra vivono lo spazio di alcune ore, ma il messaggio che mandano è forte. Negli anni ha realizzato giganteschi quadri dedicati a Obama, a Malcom X fino a Papa Francesco e alle Olimpiadi di Tokio.