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Treviso Contemporanea, tre mostre per disegnare il Pianeta

Lifestyle

Sabrina Rappoli

Credit: Marco Pavan Fondazione Imago Mundi

Le mostre sono tre, l'obiettivo è unico: mappare il mondo. Uno sguardo moltiplicato e curioso sul nostro Pianeta, con l'attenzione che merita

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Offrire una prospettiva sulla contemporaneità. E’ quanto si propone di fare Treviso Contemporanea, che nasce dalla collaborazione tra Fondazione Benetton Studi Ricerche e Fondazione Imago Mundi. Obiettivo, sviluppare congiuntamente progetti culturali per la città che le ospita, in una prospettiva internazionale.

Atlante Temporaneo alle Gallerie delle Prigioni, Mind the Map! A Ca’ Scarpa e Terra incognita alla Chiesa di San Teonisto, sono le tre esposizioni in corso fino al 29 maggio, che consentono al visitatore uno sguardo sul nostro pianeta. Andiamo per ordine.

Atlante Temporaneo  - Cartografie del sé nell’arte di oggi

Sappiamo che c’è mappa e mappa. Esistono una cartografia ‘applicata’ scientificamente e una ‘percepita’ individualmente; ci sono, in sostanza, cartografi-esploratori e cartografi-artisti. Se si comprende il legame tra realtà e raffigurazione, così come esiste all'interno di un’opera d’arte, risulta chiaro che ciò che si percepisce come immediato è in realtà il rapporto tra esperienza e mezzo di rappresentazione. In mostra: Oliver Laric, Jeremy Deller, Paul Maheke, Matt Mullican, James Lewis, Kiki Smith Walid Raad Ibrahim Mahama, Otobong Nkanga Rochelle Goldberg, Seymour, Chwast Enam Gbewonyo, Sanford Biggers e Sarah Entwistle.

Mind the Map! - Disegnare il mondo dall’XI al XXI secolo

Dalle mappae mundi dei libri di preghiere del XIII secolo, alle cartografie del mondo dei commerci oceanici, ai tappeti geografici contemporanei, al planisfero di Google Earth, la mostra offre una riflessione sulle dinamiche di costruzione dell’immagine del nostro pianeta, riscoprendo gli archetipi e i cambiamenti che di volta in volta possono mutare la percezione del nostro posto nel mondo sino a farlo divenire incerto e instabile.

Terra Incognita - L’inclusività è la strada giusta

La collezione di arte aborigena australiana, parte della Luciano Benetton Collection, ha avviato un processo di ricerca volto a indagare la vita artistica, culturale e sociale degli artisti e delle comunità che formano il panorama dell’arte aborigena. La mostra offre agli occhi del visitatore una grande installazione composta da oltre ottanta tele dipinte, che crea un paesaggio vibrante di colori, da osservare dall'alto e da una certa distanza, come si conviene agli spazi sacri, e ai luoghi a cui ci si avvicina con rispetto.

Credit Marco Zanta
Credit Corrado Piccoli