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Bacteria, guerra e sentimenti sono contagiosi

Lifestyle

Vittorio Eboli

Un mondo distrutto, cinque gruppi di superstiti in lotta tra loro, quattro bambini-bomba ideati e creati per usare l'ultima arma possibile rimasta: la malattia. "Bacteria" è l'attesissimo grafic novel di Paola Barbato, apprezzata autrice di Dylan Dog, e Matteo Bussola, scrittore per Einaudi. L'arma definitiva è anche quella più contagiosa: il fattore umano

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Nell’epoca Covid, qualsiasi opera di fantasia su epidemie e dintorni (film, romanzi, comics, fate voi) suscita subito il sospetto di ‘pallabalzismo’. Manco fosse un istant fiction. “Bacteria”, di Paola Barbato, Matteo Bussola ed Emilio Pilliu (edito da Star Comics, 144 pagine, 14 euro) è in gestazione da otto anni.

“L’idea originaria è del 2013 – racconta a Sky Tg24 Paola Barbato, autrice di romanzi e di fumetti tra le più apprezzate in Italia -, una di quelle idee che vagano per lungo tempo nella testa; ne ho parlato con diversi colleghi, poi nel corso degli anni ci siamo tornati sopra, con Matteo e col disegnatore Emilio Pilliu che già tempo fa aveva fatto i primi bozzetti, aveva già ‘visualizzato’ la sua idea del nostro testo. Insomma una lavorazione lunga e laboriosa, ben precedente allo scoppio della pandemia”.

 

Creati in laboratorio per portare malattie e morte

Bactèria è una… batterìa di ragazzini concepiti (totalmente in vitro) al solo scopo di portare malattie e morte in un mondo post-bellico, in gran parte talmente regredito da non disporre più di armi mediche per fermare una epidemia. Dal sito di Star Comics: “Dopo l’ultimo conflitto mondiale, il pianeta è in ginocchio. […] Il mondo è in larga parte ritornato alla natura più selvaggia. Sono sopravvissuti cinque ceppi di esseri umani, che vivono isolati, nell’odio reciproco. È impossibile combattere una guerra, non ci sono più i mezzi”. Stop, basta spoiler. Sentiamo Matteo Bussola, compagno di vita e di sceneggiatura di Paola Barbato.

“È una storia surreale, ambientata in un remoto futuro. Parla di contagio, di ragazzi kamikaze concepiti per contagiare i gruppi nemici. Storia che io e Paola avevamo in gestazione da anni. Il primo contatto con la casa editrice Star Comics, peraltro, avvenne a Lucca Comics 2019, in una piazza stipata di gente: trovarsi a uscire in libreria dopo una pandemia vera, beh, è davvero incredibile, la realtà ha superato la fantasia, questo ci ha davvero sorpreso”.

Per gli appassionati: questo è il primo fumetto in cui Paola e Matteo collaborano come sceneggiatori, e Bussola figura anche come supervisore grafico. Doppia veste. “Paola ha scritto il soggetto, io i dialoghi: così abbiamo coniugato i nostri punti di forza, la capacità visionaria di Paola e la mia attitudine a scrivere scambi di battute sia morbide che taglienti. Sul fronte grafico, Emilio Pilliu è eccezionale e dotatissimo - spiega Bussola - ma è giovane, non ha lunghissima esperienza; lui ha ‘reso’ i personaggi, io gli ho dato qualche indicazione sul lay-out”.

 

L'uomo, una specie che non sa adattarsi

Cosa vuole raccontarci Bacteria? “Che siamo una specie che tende a non adattarsi – racconta Barbato -, chi si aggrappa al progresso; è una umanità che non è riuscita a crearsi una alternativa di sopravvivenza, rispetto a una realtà ormai superata, cambiata dalla guerra. L’evoluzione non è necessariamente in avanti, alle volte va indietro, e si resta ancorati a una attualità che non esiste più”. Tu dividi il mondo dei sopravvissuti in 5 gruppi in odio tra loro; di questi, solo uno conserva conoscenze scientifiche superiori, ma per paradosso appare il più debilitato dalle malattie e, in definitiva, il più “triste”: ci vuoi dire che conoscenza non è forza? “Quelli sono i più medioevali di tutti! Non ogni progresso è positivo, si può andare anche verso una direzione sbagliata. Ad esempio, nelle storie distopiche sono gli uomini che schiavizzano le donne, qui invece c’è una società di sole donne, ed è altrettanto sterile della situazione speculare, è una questione di equilibrio, qui è necessaria la figura maschile. Stesso discorso per il gruppo composta solo da giovanissimi: una ‘società di bambini’ è disfunzionale, servono anche gli adulti. Alla fine, è l’elemento umano, è la variabile umana che domina la storia”.

 

"I sentimentiu sono contagiosi"

“Il messaggio non è di speranza ma di realismo – interviene Bussola -, è un racconto di formazione: il tema vero è che ad essere contagiosi sono i sentimenti”. Ed è ironico che questo mese Paola Barbato sia in edicola con una storia di Dylan Dog (ispirata uno dei più famosi personaggi femminili di Vasco Rossi, Sally) in cui regna la totale assenza di sentimenti ed emozioni (“ormai guarda la gente con aria indifferente”).

Questo inciso ci porta ai progetti futuri della coppia. “È appena uscito un fumetto per Feltrinelli – racconta Matteo Bussola – a cui abbiamo lavorato entrambi come sceneggiatori e come disegnatori. Facciamo parte di un collettivo, coordinato da Giacomo Bevilacqua, in cui ogni autore mette in scena una emozione, uno stato d’animo (Identiche diversità, Ed. Feltrinelli, 144 pagine, 16 euro). E poi abbiamo i nostri progetti personali, io sto completando un romanzo per Einaudi, dovrebbe uscire a settembre, anche Paola lavora a un nuovo libro”.

“Cambierò registro - anticipa Paola Barbato – in questo nuovo romanzo. La svolta nasce dal fatto che scrivo anche cose più leggere rispetto a quello che pubblico di solito, quando me l’hanno proposto all’inizio ero titubante, poi…”. Poi stop così. Gli spoiler, si sa, come i sentimenti sono…. contagiosi.