Quali sono le regioni d'Europa dove l'intensità lavorativa è più bassa

Qualche giorno fa Eurostat ha pubblicato gli ultimi dati – relativi al 2023 – sulla percentuale di persone che vivono in famiglie a molto bassa intensità di lavoro nei Paesi dell’Unione europea. Questo indicatore misura la quota di individui che vivono in una famiglia in cui i membri in età lavorativa hanno lavorato per il 20% o meno del loro potenziale lavorativo complessivo nell’anno di riferimento. L'intensità di lavoro di una famiglia si calcola come il rapporto tra il numero totale di mesi lavorati e il numero totale di mesi teoricamente lavorabili dagli stessi membri. Nel 2023, l'8,1% delle persone di età inferiore ai 65 anni nell'Unione europea viveva in famiglie con un'intensità lavorativa molto bassa. Il Paese dove si è registrata la percentuale più alta è il Belgio , seguito dalla Germania , dalla Danimarca , dalla Francia e dall’Irlanda . L’Italia, con un valore superiore alla media europea di quasi un punto percentuale – l’8,9% – si piazza al sesto posto, poco al di sopra di Finlandia , Spagna e Grecia . I Paesi con la percentuale più bassa sono invece Malta , Slovenia , Polonia , Lussemburgo e Cipro . Esistono tuttavia enormi differenze sia dal punto di vista territoriale , che di genere. Guardando all’Italia, ad esempio, non sorprende che le regioni del nord mostrino un dato molto più basso rispetto a quelle del sud: in Emilia-Romagna , Provincia Autonoma di Bolzano e Lombardia si registrano percentuali tra le più basse d’Europa, mentre in Campania , Calabria e Sardegna tra le più alte. La Campania, in particolare, è la regione con il quinto valore più alto dell’Unione europea, essendo superata solo dai dipartimenti d'oltremare francesi della Guyana e di La Réunion , dallo Stato di Brema in Germania e dalla provincia di Hainaut in Belgio . Tra le regioni con le percentuali più basse a livello europeo figurano, invece, quella romena della capitale Bucarest , quelle austriache di Salisburgo e Tirolo , quella slovacca della capitale Bratislava e quella romena del Nord-Est . La percentuale di persone che vivono in famiglie a molto bassa intensità di lavoro nelle regioni italiane Campania 21,2% Calabria 20,9% Sardegna 17,1% Sicilia 15,8% Puglia 12,4% Lazio 10,7% Liguria 10,2% Molise 9,0% Basilicata 9,0% Abruzzo 7,5% Umbria 5,4% Veneto 4,7% Toscana 4,6% Marche 4,6% Piemonte 4,5% Friuli-Venezia Giulia 3,7% Provincia Autonoma di Trento 3,6% Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste 3,5% Lombardia 2,9% Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen 2,5% Emilia-Romagna 2,3% Generalmente, la percentuale di persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni che vivono in famiglie a molto bassa intensità di lavoro è anche più alta tra le donne rispetto agli uomini, eccetto in Bulgaria, Estonia, Lituania, Austria, Polonia, Portogallo, Slovenia, Slovacchia e Finlandia. A livello europeo, questa percentuale corrisponde al 7,8% per gli uomini e all’8,7% per le donne, mentre in Italia all’8,6% e al 10,7%.

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