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Dl ristori: sindacati, agenti commercio non possono aspettare

Lavoro
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Per la categoria è stato richiesto l’accesso ai ristori attraverso il fondo perduto e superando il meccanismo dei codici Ateco e delle territorialità

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“Le parti sociali manifestano la necessità di risposte concrete e urgenti il più presto possibile perché gli interventi non possono essere rinviati ulteriormente”. A dichiararlo, a seguito dell’incontro che si è svolto tra le parti sociali ed il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli sulle problematiche degli agenti di commercio, sono le sigle sindacali Fnaarc, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Ugl Terziario, Uiltucs e Usarci, che in una nota spiegano di aver presentato al ministro le difficoltà di una categoria che, “pur soffrendo non meno di altre per le chiusure decise dal governo causa l’emergenza Covid, è esclusa da gran parte dei provvedimenti per le imprese in crisi”.


Le sigle sindacali dicono di aver “registrato l’attenzione da parte del ministro Patuanelli a venire incontro ai problemi urgenti degli agenti di commercio”, sottolineando che verrà infatti convocato un tavolo “permanente sulla categoria, allargato agli altri ministeri interessati e nella manovra di bilancio il ministro ha assicurato che vi saranno risorse da destinare anche agli agenti di commercio”.
Il pacchetto di proposte dei sindacati


I sindacati hanno però ribadito il pacchetto di proposte sulle quali intendono avviare il confronto, “inclusione degli agenti di commercio nei provvedimenti di congelamento degli adempimenti fiscali e previdenziali, al pari delle altre categorie; accesso ai ristori per gli agenti di commercio, attraverso il fondo perduto e superando il meccanismo dei codici Ateco e delle territorialità utilizzando un significativo arco temporale per valutare i cali di fatturato; immediata emanazione dei pareri dei ministeri vigilanti sulle richieste delle parti sociali di erogare ulteriori 18 milioni di euro di contributi a fondo perduto - concludono i sindacati - e le anticipazioni del Firr, fino al 30%, per un totale di circa 525 milioni di euro di cui 175 immediatamente disponibili”.