Non è stato attivato alcun ammortizzatore sociale per i lavoratori, sebbene inizialmente previsto dal decreto Cura Italia all’art. 94
Il prossimo 29 luglio riprenderà la mobilitazione di tutti i 1500 lavoratori di Airitaly, con una manifestazione sotto la sede del ministero del Lavoro. Lo annunciano Filt-Cigl, Uiltrasporti, Ugl Ta in una nota. “La liquidazione in bonis dell’azienda- si legge ancora nel comunicato- avviata nel mese di febbraio, prevede la ripresa della procedura di licenziamento collettivo per tutti i lavoratori già dal prossimo 17 agosto, a meno che Airitaly non rientri nel provvedimento di sospensione dei licenziamenti, attualmente all’esame del governo. Al momento in cui scriviamo, però, non è stato attivato alcun ammortizzatore sociale per i lavoratori, sebbene inizialmente previsto dal decreto Cura Italia all’art. 94, e tanto meno è stato delineato o predisposto un piano per una soluzione industriale che garantisca la rioccupazione di tutti i lavoratori in forza. 1500 fra personale di volo, terra e manutenzione”.
Le organizzazioni sindacali chiedono "l’attivazione della cigs come previsto dal decreto, al fine di garantire, in prima istanza, una continuità di reddito ai lavoratori e l’apertura di un tavolo di crisi con tutte le istituzioni coinvolte, Governo e Regioni Lombardia e Sardegna, per individuare la soluzione industriale più idonea al fine di garantire un futuro occupazionale ai 1500 lavoratori e le loro famiglie. La riforma e il riassetto delle regole del trasporto aereo, varate dal Governo, rappresentano un’opportunità per rilanciare e far ripartire un settore cruciale per un paese avanzato come il nostro e le professionalità di alto profilo, presenti in Airitaly, nei vari settori, sono indispensabili, in qualsiasi ambito si voglia muovere tale riassetto e ristrutturazione di settore”.
Tuttavia, per i sindacati, “il silenzio delle istituzioni sulla crisi di Airitaly è assordante e preoccupante. I lavoratori di Airitaly non staranno in silenzio ad aspettare che cali il velo tragico del licenziamento sul loro futuro e quello di 1500 famiglie. La loro voce il prossimo 29 luglio si farà sentire forte e chiara”.