Le unità di lavoro sono diminuite in totale del 6,9% per effetto di un calo generalizzato in tutti i comparti
Nel primo trimestre del 2020, in un contesto di sostanziale stabilità delle posizioni lavorative (-0,2% rispetto al trimestre precedente) le ore lavorate hanno registrato una diminuzione del 7,5%. Questo risultato è dovuto a un calo del 2,4% dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, dell’8,9% dell’industria in senso stretto e del 9,9% delle costruzioni, mentre i servizi registrano una riduzione del 7,3%. Lo rileva l'Istat in un aggiornamento delle stime di ore lavorate, unità di lavoro, retribuzioni e redditi da lavoro dipendente diffuse lo scorso 29 maggio nell’ambito dei conti economici trimestrali del primo trimestre 2020.
Le unità di lavoro sono diminuite in totale del 6,9% per effetto di un calo generalizzato in tutti i comparti. La riduzione è stata dell’1,8% per agricoltura, silvicoltura e pesca, del 9,6% per l’industria in senso stretto e le costruzioni e del 6,4% per il comparto dei servizi.
I redditi da lavoro dipendente pro-capite sono diminuiti nel complesso dello 0,4%, per effetto di un calo dello 0,2% fatto registrare nell’industria in senso stretto, nell’agricoltura e nei servizi, e di aumento dello 0,8 nelle costruzioni.