“Riconosciamo al Governo lo sforzo fatto per garantire, sia pure in modo parziale, il reddito anche alle lavoratrici domestiche. Tuttavia, è esclusa dalla tutela la maggior parte delle badanti “
“Arriva l’indennità per i lavoratori domestici danneggiati dal coronavirus. Il Governo ha finalmente dato il via libera ad un provvedimento molto atteso da lavoratori e famiglie che in questi due mesi hanno dovuto fronteggiare in totale autonomia le criticità economiche ed assistenziali legate all’emergenza sanitaria in atto. Un’indennità che come parti sociali abbiamo fin dal principio chiesto unitariamente e che oggi finalmente viene accolta”. Lo dichiarano in una nota i firmatari del Ccnl del settore domestico, ossia i rappresentanti delle famiglie, Domina e Fidaldo (costituita da Assindatcolf, Nuova Collaborazione, Adlc, Adld) , e quelli dei lavoratori, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil e Federcolf a proposito del dl rilancio.
Tempi certi per erogazione somme
“Riconosciamo al Governo lo sforzo fatto per garantire, sia pure in modo parziale, il reddito anche alle lavoratrici domestiche. Tuttavia, dobbiamo però – proseguono - evidenziare come questo provvedimento escluda dalla tutela la maggior parte delle badanti che svolgono il proprio rapporto di lavoro in convivenza con la famiglia datrice, così come vengono esclusi tutti i domestici che hanno un rapporto di lavoro fino a 10 ore settimanali. Al contempo chiediamo tempi certi per l’erogazione delle somme. Complessivamente auspicavamo fosse riconosciuta una maggiore attenzione al settore, sia sul fronte dei lavoratori, che delle famiglie". "Abbiamo apprezzato molto la possibilità di poter procedere alla regolarizzazione di chi non è in possesso del permesso di soggiorno. Anche i congedi genitoriali ed il bonus baby sitter vanno nella direzione indicata, ma siamo convinti che senza un vero e proprio intervento economico strutturale rischiamo che il risultato ottenuto sia vanificato in breve tempo. Continuiamo, quindi – concludono - ad insistere affinché incentivi contributivi e fiscali quali la deducibilità della retribuzione erogata per il lavoro domestico e la deduzione dell’intera contribuzione versata siano inseriti nell’iter di conversione in legge del Dl Rilancio o nella prossima Legge di Bilancio”, conclude la nota.