Fillea Cgil, 70% cantieri da riorganizzare

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Solo il 30% dei cantieri operativi il 28 febbraio ha già riorganizzato il proprio lavoro per rispettare i protocolli anti Covid'

Per il settore dell'edilizia ''la riapertura sarà graduale'' e, prima di ripartire, sarà necessario riorganizzare il 70% dei cantieri. E' quanto afferma la Fillea Cgil, secondo cui ''al di là di quanto si racconta", oggi "non avverrà la riapertura immediata di tutti i cantieri privati e di quelli più piccoli del pubblico''. Questo perché, secondo le stime del sindacato, ''solo il 30% dei cantieri operativi il 28 febbraio, nello specifico i grandi cantieri pubblici e qualche significativo cantiere privato di grandi dimensioni, diversi dei quali non si sono mai fermati, hanno già riorganizzato il proprio lavoro per rispettare i protocolli anti Covid''.

''Stimiamo quindi in circa 200mila gli operai edili che potrebbero tornare a muoversi in piena sicurezza, non di più'', da oggi, afferma Fillea. ''I prossimi giorni saranno fondamentali: si tratta da un lato di sostenere le imprese ed i lavoratori con la necessaria informazione e assistenza, con formazione specifica e facendosi carico, come committenza pubblica e privata, dei maggiori costi per la sicurezza che si dovranno sostenere''.

Su questo il sindacato chiede ad Anas, a comuni e regioni, fino agli stessi committenti privati, di ''farsi carico senza polemiche delle legittime richieste di aumento costi che verranno dalle imprese e dalle stesse parti sociali''. Le aziende, secondo Fillea, dovranno vedere ''sempre di più nel sindacato un alleato e non un problema'' mentre gli operai sindacalizzati e i funzionari del sindacato che si trovano sul territorio, dovranno ''aiutare i datori di lavoro nel ripensare anche il loro modo di organizzare fisicamente i cantieri''.

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