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Coronavirus: aziende top employers attive in lotta a Covid-19

Lavoro
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Top Employers Institute si dice "orgoglioso di verificare che le aziende certificate Top Employers hanno dimostrato di essere eccellenti nella loro interezza,  HR e nei confronti delle proprie persone, adottando in tempi rapidi trasformazioni organizzative importanti”

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"Le organizzazioni di tutto il mondo devono adattarsi a una situazione di enorme complessità senza avere sufficiente tempo e indicazioni necessarie per farlo. Le aziende Top Employers ci stanno riuscendo e sono da ammirare per i loro sforzi e impegni". Così David Plink, Ceo di Top Employers Institute, introducendo alle numerose iniziative aziendali attivate in questa fase di emergenza sanitaria. Top Employers Institute, in una nota, si dice "orgoglioso di verificare che le aziende certificate Top Employers hanno dimostrato di essere eccellenti nella loro interezza, non solo a livello interno, HR e nei confronti delle proprie persone, adottando in tempi rapidi trasformazioni organizzative importanti (smartworking, bonus familiari, flessibilità organizzativa, controlli di sicurezza…) ma anche, e soprattutto, verso l'esterno, verso gli altri, con iniziative e atteggiamenti concreti di adattabilità, sostenibilità e senso di responsabilità".

"Aziende che si sono mosse, ognuna nel suo settore, attrezzandosi in favore della comunità con azioni concrete e solidali verso la società civile e dando vita a quel circolo virtuoso che è l'essenza stessa dell'essere un Top Employer, agendo responsabilmente 'For a better world of work', dove, il 'world' non è più solo quello del lavoro, ma il mondo intero, colpito da un'emergenza senza precedenti, da affrontare insieme, guardando al bene comune. Come stanno facendo le oltre 1600 aziende certificate Top Employers nel mondo", si legge.

Ecco solo alcuni dei "tanti esempi di impegno civile e solidarietà di aziende certificate Top Employers Italia 2020", presentate per settore dall'istituto. Nel settore bancario, "le iniziative di Unicredit e Bnl sono rivolte a favorire clienti privati e imprese in difficoltà, con sospensione delle rate di mutui, prestiti e finanziamenti oltre all'apertura di linee di credito agevolate". Il settore farmaceutico si è immediatamente attivato per sostenere le emergenze e le aumentate richieste: "Novartis ha donato fino a 130 milioni di dosi di idrossiclorochina per supportare la risposta pandemica globale Covid-19, Sanofi sta contribuendo allo sviluppo e alla consegna di un vaccino per Covid-19, Angelini ha messo a disposizione fin dai primi giorni dell'emergenza oltre 40.000 flaconi di gel Amuchina, Chiesi Farmaceutici ha donato 50.000 flaconi di gel disinfettante".

Roche "con l'iniziativa 'Roche si fa in 4' supporta con iniziative mirate l'emergenza: dalla distribuzione gratuita di farmaci antivirali alla donazione di 1 milione di euro in dispositivi di protezione e attrezzature per le terapie intensive, dall'operazione di volontariato, con 250 dipendenti Roche che rispondono al numero di emergenza 1500 del ministero della Salute all'iniziativa 'Stai a casa, leggi un libro' rivolta ai giovani under 25". Anche l'automotive si è mosso con iniziative di riconversione industriale: "Ferrari ha siglato accordi e messo a disposizione personale specializzato per contribuire a produrre parti per respiratori e ventilatori polmonari; mentre Lamborghini ha convertito la produzione di sartoria che preparava le finiture dei sedili dei modelli Aventador e Huracan, e l'ha abilitata a cucire le mascherine".

Nella grande distribuzione, "oltre agli sforzi per adeguare i servizi di vendita online e consegne a domicilio alla gran quantità di richieste, esempi virtuosi arrivano da Esselunga, che ha donato 10 milioni di euro a sostegno di iniziative terapeutiche, e da Carrefour che ha adottato un'iniziativa di prezzi bloccati fino a metà maggio, agevolazioni, sconti e ingressi riservati per gli over 60 e per ogni ordine online fa una donazione alla Protezione Civile Italiana".

Importante anche l'impegno del settore It, "con l'apporto fondamentale di Sap (certificata Top Employers Global 2020) che ha sviluppato una dashboard per analizzare la diffusione del contagio da Coronavirus, capirne l'estensione e la velocità della sua trasmissione in Italia e nel mondo, mentre al suo interno ha approntato sportelli di ascolto per dipendenti che necessitano di supporto in seguito a stress lavorativo". A livello di brand, segnala Top Employers Institute, "alcune delle maggiori aziende al mondo dai brand iconici come Coca Cola, McDonald's, Mercedes e la certificata Top Employers Volkswagen hanno avuto la sensibilità e il coraggio di modificare il proprio brand per adeguarlo e farlo diventare un appello alla 'distanza sociale di sicurezza', assolutamente necessaria per arginare la diffusione del virus. E così, hanno 'allontanato' lettere e simboli dei propri brand, per richiamare il concetto di stare lontani in piena sicurezza".