Coronavirus: Mise, fondo pmi potenziato
LavoroIl Mise potenzia il Fondo di garanzia per le Pmi, ''aumentandone sia la dotazione finanziaria di circa 7 miliardi entro la fine dell'anno che la capacità di generare circa 100 miliardi di euro di liquidità anche per le aziende fino a 499 dipendenti e i professionisti''
Con il decreto legge liquidità il Mise potenzia ulteriormente il Fondo di garanzia per le Pmi, ''aumentandone sia la dotazione finanziaria di circa 7 miliardi entro la fine dell'anno che la capacità di generare circa 100 miliardi di euro di liquidità anche per le aziende fino a 499 dipendenti e i professionisti''. Lo comunica il ministero per lo Sviluppo economico in una nota. Si tratta di un pacchetto di misure su cui il ministro, Stefano Patuanelli, ha lavorato e che ''ha l'obiettivo di garantire alle imprese del nostro Paese e, con esse, ai lavoratori quella liquidità necessaria alla ripartenza delle loro attività, una volta superata l'emergenza sanitaria causata dal covid-19''.
I contenuti del provvedimento
Il Fondo, già ampliato dal decreto cura Italia con 1,5 miliardi di euro, ''completa così la sua trasformazione in strumento a supporto della piccola e media impresa, a tutela di imprenditori, artigiani, autonomi e professionisti, nonché a salvaguardia dell'export e di tutti quei settori che costituiscono con le eccellenze del Made in Italy la spina dorsale del nostro sistema produttivo'', si sottolinea nella nota. E' inoltre previsto ''un forte snellimento delle procedure burocratiche per accedere alle garanzie concesse dal Fondo'', che agirà su tre direttrici principali: garanzia al 100% per i prestiti fino a 25.000 euro, senza alcuna valutazione del merito di credito.
In questo caso le banche potranno erogare i prestiti senza attendere il via libera del Fondo di Garanzia; garanzia al 100% (di cui 90% Stato e 10% Confidi) per i prestiti fino a 800.000 euro, senza valutazione andamentale; garanzia al 90% per i prestiti fino a 5 milioni di euro, Confidi, senza valutazione andamentale. Con il decreto liquidità sono previsti altri interventi a sostegno delle imprese attraverso il ruolo di Sace, controllata di Cassa depositi e prestiti, che potranno mobilitare risorse per oltre 400 miliardi in più, che sommandosi ai 350 miliardi già previsti dal decreto cura Italia consentirà di raggiungere la cifra complessiva di 750 miliardi di euro.