Per gestire in modo socialmente responsabile il piano di riorganizzazione degli stabilimenti italiani.
Firmato al Mise dai sindacati l’accordo quadro con Cnh Industrial che esplicita tutti gli investimenti per i siti di Cnhi in Italia e individua gli strumenti utili per gestire in modo socialmente responsabile il piano di riorganizzazione degli stabilimenti italiani. L’intesa raggiunta, di fatto, scongiura il rischio di licenziamenti anche nei siti San Mauro (To) e a Pregnana (Mi), dove l'azienda aveva dichiarato potenziali eccedenze determinate dalla decisione di riconvertire e di cessare la produzione. Per scongiurare i potenziali esuberi i sindacati hanno messo in campo un serie di soluzioni, da adoperare in modo differenziato negli stabilimenti di Pregnana, San Mauro e Brescia: almeno di una proposta incentivata su un altro sito del gruppo; uscita agevolata dei lavoratori finalizzata al raggiungimento della pensione; distacchi e trasferte; ricorso ad ammortizzatori sociali.
Per il solo sito di Pregnana, la ricerca da parte aziendale, di soggetti industriali disponibili a rilevare il sito, a condizioni agevolate, per lo svolgimento di attività imprenditoriali sostenibili nel lungo periodo e capaci di assorbire una parte dell’attuale occupazione, nonché eventuali opportunità di reimpiego da parte di altre aziende sul territorio. Tali strumenti saranno a disposizione dei tavoli locali ferma restando una cabina di regia nazionale.
I commenti dei sindacati
Come sottolinea il coordinatore nazionale Automotive Fim Cisl, Raffaele Apetino, è “un accordo importante peri i circa 18mila lavoratori diretti (oltre l'indotto) del gruppo, perché contiene misure utili anche per lo stabilimento di Brescia e compie una dettagliata ricognizione delle missioni produttive stabilimento per stabilmento Cnhi in tutt’Italia”.
Per la Fiom Michele de Palma dice: “Il confronto serrato ha portato un importante avanzamento con la sottoscrizione di un accordo quadro nazionale. L'accordo si pone l'obiettivo del mantenimento della capacità industriale, della tutela degli occupati e del consolidamento degli investimenti attraverso diversi strumenti da adottare a livello di singola realtà territoriale con accordi territoriali specifici. Il Mise ha colto positivamente il lavoro messo in campo dall'azienda e dalle organizzazioni sindacali dichiarando che porrà attenzione in particolare sulle situazioni di crisi dove ci deve essere un forte impegno a vantaggio dell'occupazione, dando disponibilità a convocare le parti qualora necessario. Ora sono necessari da parte del governo nuovi investimenti sia per Pregnana Milanese, sia per accompagnare la transizione ecologica del gruppo. C'è stato un enorme passo avanti per la tutela dei lavoratori e della capacità industriale di Cnhi, oltre ad una importante e positiva inversione delle relazioni industriali”.