A gennaio i depositi sono cresciuti del 5,3% sui dodici mesi contro il 5,2 in dicembre.
A gennaio i depositi sono cresciuti del 5,3% sui dodici mesi contro il 5,2 in dicembre; la raccolta obbligazionaria è diminuita del 2,1% sullo stesso periodo dell'anno precedente.
A gennaio i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, sono cresciuti dello 0,6 per cento sui dodici mesi, contro lo 0,1 del periodo precedente. I prestiti alle famiglie sono stati pari al 2,5 per cento sui dodici mesi (come in dicembre), mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti dell’1,0 per cento (-1,9 nel mese precedente). Lo comunica Bankitalia.
A gennaio i depositi sono cresciuti del 5,3% sui dodici mesi contro il 5,2 in dicembre; la raccolta obbligazionaria è diminuita del 2,1% sullo stesso periodo dell'anno precedente contro una riduzione dell'1,7% in dicembre. Le sofferenze sono diminuite del 17,4% sui dodici mesi (in dicembre la riduzione era stata del 17,2 per cento) con un calo che risente di alcune operazioni di cartolarizzazioni avvenute nell'ultimo anno.
Calano i tassi per famiglie e imprese a gennaio. I tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l'acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, si sono collocati all'1,76 per cento (1,78 in dicembre), mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 7,96 per cento. I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari all'1,18 per cento (1,37 in dicembre); quelli sui nuovi prestiti di importo fino a 1 milione di euro sono stati pari all'1,87 per cento, mentre quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati allo 0,77 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,37 per cento.