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Coronavirus, il ministro Catalfo: “Sospesi pagamenti contributi fino al 30 aprile”

Lavoro
Credits: Getty Images

Ci sarà anche un'"indennità per autonomi, professionisti e collaboratori, che avrà una durata di 3 mesi e sarà parametrata sulla base dell’effettivo periodo di sospensione dell’attività''

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''Sospensione del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi fino al 30 aprile 2020''. Lo annuncia il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, su Facebook, illustrando le misure messe in campo nelle aree interessate dal coronavirus e spiegando che ci sarà anche un' "indennità per autonomi, professionisti e collaboratori, che avrà una durata di 3 mesi e sarà parametrata sulla base dell’effettivo periodo di sospensione dell’attività''. "Per i lavoratori del turismo di tutta Italia, sia autonomi sia dipendenti, verrà sospeso sempre fino al 30 aprile il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi'', annuncia ancora il ministro del ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo. 

Cassa integrazione e assegno integrazione salariale

Tra le misure annunciate dal ministro Catalfo per fronteggiare l'emergenza coronavirus, ci sono anche cassa integrazione, ordinaria e in deroga, assegno di integrazione salariale e fondo di integrazione salariale (fis). ''La risposta di tutto il Governo ad una situazione inedita qual è quella del Coronavirus è stata tempestiva'', sottolinea Catalfo che aggiunge: "Ho immediatamente convocato sindacati e imprese per mettere in campo le prime azioni per fronteggiare le circostanze impreviste che hanno coinvolto lavoratori e aziende dei comuni interessati dalle misure di contenimento''.

Risorse dedicate

Tra le misure che saranno attivate, la cassa integrazione ordinaria e assegno ordinario di integrazione salariale per tutti i lavoratori che possono accedere a Cig ordinaria, straordinaria e Fis. Questi strumenti, spiega Catalfo, ''saranno finanziati con risorse dedicate, senza oneri a carico delle imprese né limiti di durata del rapporto di lavoro e adottando una procedura semplificata. Inoltre, tali periodi di integrazione salariale non saranno computati ai fini dei limiti massimi previsti dalla normativa vigente''. Per i lavoratori non tutelati da misure di sostegno al reddito sarà attivata la cassa integrazione in deroga. Mentre gli enti di previdenza privata avranno la possibilità per di prevedere ''interventi eccezionali ed urgenti a favore dei propri iscritti connessi agli ambiti della loro attività professionale''. ''Queste sono le misure che abbiamo già messo a punto: siamo al lavoro per studiarne di ulteriori'', conclude Catalfo.