Con il dpcm del 23 febbraio 2020.
"Con il dpcm del 23 febbraio 2020, il Governo è intervenuto per rendere più immediato il ricorso allo smart working, lavoro agile o telelavoro nelle aree considerate a rischio per l'emergenza Coronavirus. In tali aeree, per favorire il normale svolgimento dell'attività lavorativa, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri consente l'attivazione di tali modalità di lavoro a distanza anche in deroga ai limiti percentuali stabiliti dalla legge e dalla contrattazione collettiva, previa comunicazione alle organizzazioni sindacali". Così il ministero del Lavoro in una nota.