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Demoskopika: -4,7 mln turisti in Italia per Coronavirus

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Foto Getty Images

Per l’Istituto potrebbero essere poco meno di 5 milioni i turisti che per ridurre i rischi di contagio rinuncerebbero all'Italia come destinazione turistica per la loro vacanza nel 2020 generando una contrazione complessiva di 14,6 milioni di pernottamenti.

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4,7 milioni di turisti in meno per paura del contagio. In testa Cina, Germania e Usa. Potrebbero essere poco
meno di 5 milioni i turisti che per ridurre i rischi di contagio rinuncerebbero all'Italia come destinazione turistica per la loro vacanza nel 2020 generando una contrazione complessiva di 14,6 milioni di pernottamenti. La stima è dell'Istituto Demoskopika, che si è concentrato esclusivamente sui paesi che, ad oggi, hanno fatto registrare casi confermati di coronavirus così come costantemente monitorati dalla Johns Hopkins University.

I dati

In particolare, analizzando il quadro per singolo paese emerge che il rischio di contrazione più rilevante si registrerebbe dalla Cina: - 1,3 milioni di arrivi e - 2,1 milioni di presenze. A seguire la Germania con una contrazione pari a 1,3 milioni di arrivi e di 5,9 di presenze; gli Stati Uniti con una contrazione pari a 566 mila arrivi e a 1,5 milioni di presenze. Rilevanti anche le possibili rinunce alla vacanza italiana per francesi e inglesi quantificabili rispettivamente in 474 mila arrivi e 1,4 milioni di presenze per i primi e in 378 mila arrivi e 1,4 milioni di presenze per i secondi.

Gli effetti

L'effetto dei mancati arrivi sarebbe una possibile sforbiciata pari al 5% del Pil turistico italiano. Nel 2020, l'emergenza coronavirus, quindi, potrebbe generare un segno negativo per l'incoming turistico italiano, con una contrazione della spesa turistica di ben 4,5 miliardi di euro, pari a circa il 5% per cento del prodotto interno lordo settoriale italiano. L'analisi per paese colloca, anche per questo indicatore macroeconomico, la Repubblica Popolare Cinese in testa con un possibile decremento della spesa turistica pari a 2.011 milioni di euro, circa la metà dell'intera contrazione stimata.

Seguono Stati Uniti con 693 milioni di euro (15,4%), Germania con 551 milioni di euro (12,3%), Giappone con 243 milioni di euro (5,4%) e Regno Unito con 223 milioni di euro (5,5%).

La situazione sui territori

E sono quattro secondo la ricerca le realtà regionali i cui sistemi turistici locali sarebbero maggiormente bersagliati dalle conseguenze del coronavirus: Veneto, Toscana, Lazio e Lombardia. È il Veneto a
indossare la maglia nera. In particolare, per il suo sistema turistico la stima degli effetti di un prolungato 'allarme da coronavirus' potrebbe generare conseguenze devastanti con un calo di 971 mila arrivi, di oltre 3 milioni di presenze e, infine, con una contrazione della spesa turistica pari a circa 955 milioni di euro rispetto all'anno di riferimento individuato. Preoccupanti anche i possibili ''postumi da virus'' per il turismo in Toscana, con un calo di 695 mila arrivi, di oltre 1,8 milioni di presenze e con una contrazione della spesa turistica pari a circa 778 milioni di euro; in Lombardia, con un calo di 673 mila arrivi, di oltre 1,6 milioni di presenze e con una contrazione della spesa turistica pari a circa 685 milioni di euro; nel Lazio, con un calo di poco meno di 673 mila arrivi, di oltre 1,9 milioni di presenze e con una contrazione della spesa turistica pari a circa 765 milioni di euro.