Lavoro, Fondimpresa: 5 milioni di euro per formazione inoccupati e cassa integrati
LavoroIl fondo interprofessionale per la formazione continua di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil destina risorse al sistema delle politiche attive del lavoro per la realizzazione di Piani formativi: più abilità e competenze
Non solo formazione continua per i dipendenti, ma anche interventi sperimentali di formazione destinati agli inoccupati e lavoratori in cassa integrazione. E’ l’obiettivo del nuovo Avviso 3/2019 di Fondimpresa, il fondo interprofessionale per la formazione continua di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, che prevede una dotazione finanziaria complessiva pari a 5 milioni di euro da destinare al sistema delle politiche attive del lavoro per la realizzazione di Piani formativi finalizzati all’acquisizione di abilità e competenze che favoriscano la crescita professionale e l’occupabilità dei lavoratori.
Puglisi, “competenze fondamentali in transizione tecnologica”
Soddisfatto il ministero del Lavoro. “Salutiamo con gratitudine questo intervento di Fondimpresa. La crisi ci ha insegnato che, per aiutare il nostro Paese, Governo, parti sociali e imprese, ciascuno deve fare la propria parte remando tutti nella stessa direzione", commenta Francesca Puglisi, sottosegretario al Ministero del Lavoro per la quale "competenze più qualificate in un mercato che è in rapidissima trasformazione, anche per la transizione tecnologica ed ecologica che viviamo, sono necessarie per attivare maggiore occupabilità”.
Scuotto, “alta disoccupazione ma aziende non trovano profili”
Le imprese italiane, inoltre, come spiega Bruno Scuotto, presidente di Fondimpresa, potranno formare il personale anche prima di assumerlo. "Uno degli obiettivi è quello di provare a sanare quel paradosso che, nonostante l'alto tasso di disoccupazione, non consente a molte aziende italiane di reperire sul mercato determinate figure professionali, andare ad agire sui numeri del mismatch. Il nostro avviso sulle politiche attive del lavoro darà la possibilità alle imprese di formare anche persone non ancora assunte, quindi anche disoccupati da assumere. Con un doppio binario che riguarda sia le imprese che devono fare tagli, sia quelle che hanno difficoltà a trovare determinati profili professionali”, aggiunge.