Nel 2020 in tutta Italia le imprese associate alla maggiore associazione di categoria del settore ricercano venditori dei prodotti e servizi più diversi: dai cosmetici agli alimentari, dai beni durevoli e di consumo per la casa agli elettrodomestici
Per il 2020 ci sono oltre 23mila opportunità di lavoro in tutta Italia nella vendita a domicilio. A renderlo noto è Univendita, la maggiore associazione di categoria del settore, le cui imprese associate ricercano collaboratrici e collaboratori da inserire come venditori dei prodotti e servizi più diversi: dai cosmetici agli alimentari, dai beni durevoli e di consumo per la casa, agli elettrodomestici, fino ai viaggi.
Come fare
“Diventare venditore a domicilio, e scegliere di farlo entrando in un'azienda di Univendita, significa far parte di un settore solido, dinamico e che mette al centro le persone", commenta il presidente di Univendita, Ciro Sinatra.
“È una professione meritocratica, nella quale vengono valorizzati i rapporti umani e in cui tutti possono trovare percorsi di carriera in linea con le proprie esigenze e motivazioni: c'è chi, come i giovani, desidera fare una prima esperienza lavorativa e garantirsi un guadagno extra; c'è chi ricerca flessibilità nell’organizzare il lavoro con gli impegni familiari, e si tratta soprattutto delle donne; e c’è chi vuole rimettersi in gioco dopo un'esperienza lavorativa che si è chiusa”, aggiunge.
“Non ci sono barriere -conclude Sinatra- legate a età, studi o curriculum: la formazione qualificata e gratuita offerta dalle nostre aziende permette di diventare consulenti esperti nel proprio ambito di riferimento, in grado di proporre alla clientela prodotti e servizi personalizzati".
I numeri del settore
Nel 2018 le aziende associate Univendita hanno fatturato 1,662 miliardi di euro superato quota 159mila venditori. Il 37% sono ‘millennial’ con meno di 35 anni e il 91% sono donne. Un recente sondaggio condotto dall'associazione su un campione rappresentativo di incaricati delle imprese associate ha fatto emergere che si tratta di un lavoro solido (il 59,2% degli intervistati dichiara di svolgerlo da più di 6 anni) e gratificante: il 91% degli incaricati si dichiara soddisfatto della propria scelta professionale.