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Vacanze invernali, in partenza oltre 18 mln italiani (+10%)

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Surplus di 17 miliardi nel 2019 per il settore turismo.

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Il mercato delle vacanze invernali va a gonfie vele quest'anno. Secondo una ricerca di Confturismo-Confcommercio realizzata insieme all’Istituto Piepoli e all’Osservatorio di Andrea Giuricin dell’Università Milano Bicocca, saranno 18 milioni gli italiani in viaggio nei mesi invernali, il 10% in più dell’anno scorso, concentrando le partenze in particolare tra Natale, Capodanno ed Epifania. Il 76% resterà in Italia tra montagna e città d’arte. Mete preferite sono Toscana, Trentino Alto Adige e Lombardia. Il 24% punterà invece Oltralpe, principalmente in Spagna, Inghilterra, Austria, Germania e Francia ma anche, uscendo dall’Europa, in Egitto, Stati Uniti, Canada, Kenya, Tunisia e Maldive. In tutto, gli italiani spenderanno per le vacanze mediamente 1.180 euro: il 55% della spesa di quanti andranno all’estero tra gennaio e marzo 2020 si riverserà su destinazioni europee e si consoliderà anche la crescita dell’Africa: il mercato raggiunge il 12% grazie al traino del Sud del Mediterraneo. 

Oltre 17 miliardi di surplus

Il turismo in Italia ha generato anche nel 2019 un notevole surplus, ovvero la differenza tra ciò che spendono gli stranieri in Italia (44 mld) e gli italiani all'estero (27 mld). Si tratta di oltre 17 miliardi di surplus, valori che non si registrano in nessun altro settore dell'economia italiana. Nel primo trimestre 2020, tra l'altro, la ricerca calcola che la spesa turistica degli stranieri in Italia supererà di oltre 1,3 miliardi di euro quella degli italiani all’estero. Al surplus per la bilancia dei pagamenti contribuiscono principalmente i viaggiatori tedeschi e statunitensi, ciascuno con il 13% del totale, ma anche i francesi con il 10% e gli inglesi con il 9%. Continua sul mercato la concorrenza di destinazioni come Egitto e Turchia che, anche per quest’inverno, avrà una crescita a doppia cifra con alcune destinazioni, come Antalya, che trainano il mercato. Il mercato della Tunisia supererà i 9 milioni di visitatori nel 2019 e nel corso dell’inverno continuerà la sua crescita. Un rallentamento, dopo anni di ottimi risultati, si vede in Spagna, Portogallo e Croazia. 

L’impatto sul pil

Il settore del turismo produce un impatto sul pil italiano pari al 10%, contribuisce all’occupazione nazionale per l’11%, stimola i consumi, favorisce gli investimenti in capitale e influisce trasversalmente su molti aspetti della nostra economia. Confturismo sta lavorando alla creazione del Superindice del Turismo: un progetto che intende realizzare una base dati del turismo ampia e in continua evoluzione, per stare al passo con le tante informazioni che ogni giorno si aggiungono a quelle esistenti, e nello sviluppo di modelli statistico-econometrici che aiutino a meglio comprendere le relazioni economiche del settore e forniscano previsioni affidabili di breve e medio periodo.