In Evidenza
Altre sezioni
altro

Export a gonfie vele, Istat: +4,3% in un anno

Lavoro
Credits Getty Images

Ottima performance dei prodotti italiani, soprattutto verso i mercati extra Ue. I maggiori contributi alla crescita da mezzi di trasporto, prodotti farmaceutici e alimentari

Condividi:

Esportazioni a gonfie vele a ottobre 2019. E’ l’Istat a comunicare un aumento del 4,3% dell’export su base annua e del 3,1% rispetto al mese precedente, a fronte di un dato che per le importazioni è rispettivamente +5,8% e -2,3%. Il sostenuto incremento dell’export, spiega l'Istituto di Statistica, è da ascrivere prevalentemente alla crescita delle vendite verso i mercati extra Ue (+8,3% tendenziale e +6,1% congiunturale), dovuta principalmente ai mezzi di navigazione marittima, mentre quella verso l’area Ue è meno intensa (+1,2% e +0,7%). La diminuzione delle importazioni su base annua coinvolge sia i mercati extra Ue (-9,3%) sia l’area Ue (-3,4%). 

Mezzi di trasporto, farmaceutica e alimentare al top 

Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export a ottobre spiccano i mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi che crescono del 56,1%, articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+8,3%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,2%), articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (+11,0%) e articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (+8,3%). Su base annua, invece, a diminuire sono proprio le esportazioni di autoveicoli (-9,7%), sostanze e prodotti chimici (-6,2%) e macchinari e apparecchi n.c.a. (-2,2%). 

Destinazione Usa e Svizzera

Sempre su base annua, i paesi che contribuiscono in misura più ampia alla crescita delle esportazioni nazionali sono Stati Uniti (+24,5%), Svizzera (+14,6%), Francia (+6,5%) e Regno Unito (+8,7%), mentre si registra una flessione delle vendite verso paesi Opec (-16,9%) e Germania (-2,8%). Nei primi dieci mesi del 2019, l’aumento su base annua dell’export (+2,7%) è trainato dalle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+26,2%), prodotti tessili e dell'abbigliamento, pelli e accessori (+6,2%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,9%). Per ottobre 2019 l'Istat stima infine che l’indice dei prezzi all’importazione cresca dello 0,1% rispetto al mese precedente e diminuisca del 3,8% in termini tendenziali.