Primo test nazionale con incursione dopo 'minacce' padre-figlio
(ANSA) - L'AQUILA, 17 DIC - Padre sequestra il figlio minacciando una strage: potrebbe essere l'incipit di un grave fatto di cronaca e invece è solo la situazione di partenza di un'esercitazione di polizia di Stato volta a preparare la figura del "negoziatore", così come previsto dalle ultime direttive del servizio Controllo del territorio della Direzione centrale Anticrimine.
L'esercitazione-simulazione ha avuto luogo nella Caserma "Rossi" e ha visto il coinvolgimento di numerosi "attori" che hanno interpretato, sul campo, la situazione tipo in cui un genitore, in forte stato di agitazione, trattiene in ostaggio il proprio figlio all'interno di una abitazione. Secondo quanto stabilito dal copione, i primi a intervenire sono stati gli agenti delle Volanti, i quali hanno registrato subito le minacce dell'uomo, armato di coltello.
L'operazione successiva ha visto l'arrivo di equipaggi del Reparto prevenzione crimine e del team Uopi oltre che, come osservatori, di quello del Nocs per verificare il corretto svolgimento delle operazioni. Nel frattempo è stato istituito il "centro crisi" nei pressi del luogo del sequestro, con la presenza del negoziatore, di uno psicologo e dello staff di specialisti della Questura. Il negoziatore ha così iniziato a instaurare un tentativo di dialogo telefonico con il sequestratore al fine di riportarlo alla calma e di concludere l'intervento senza conseguenze. Il copione prevedeva che l'uomo soffrisse di una grave forma di depressione. Il timore è che potesse rivolgere l'arma prima verso il figlio e poi verso se stesso.
Dalle informazioni raccolte ed elaborate dal negoziatore e dal suo staff di specialisti, il dirigente si è visto costretto a far intervenire il team Uopi per un intervento tempestivo che permesso di bloccare la persona e liberare l'ostaggio. "L'operazione è stata portata avanti con grande professionalità", hanno commentato gli osservatori invitati dal Dipartimento della Pubblica sicurezza. Soddisfazione e ringraziamenti dal Questore dell'Aquila, Enrico De Simone a tutti i partecipanti tra cui Squadra Mobile, Digos, Scientifica, Upgsp in sinergia con reparti prevenzione crimine di Perugia e Pescara, l'Uopi di Ancona, con il supporto dei vigili del fuoco.
(ANSA).