Bitcoin: esperto, come proteggersi da truffe

Abruzzo
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Grossi,stare alla larga da investimenti con rendimenti garantiti

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(ANSA) - PESCARA, 13 AGO - "Bitcoin non è una truffa e non si presta particolarmente a certi tipi di giochi: quando ci viene proposto un investimento che ha dei rendimenti garantiti, che utilizza qualche mirabolante schema di arbitraggio o qualche tecnica segreta di investimento o ancora quote di macchine per il mining di Bitcoin, è sempre meglio starne alla larga. Di operatori legittimi che offrono, in Bitcoin o in altri strumenti finanziari, rendimenti garantiti non ne esistono". A mettere sull'avviso i risparmiatori è l'analista di Criptovaluta.it, l'abruzzese Gianluca Grossi.
    "Allo stesso modo - aggiunge - non dobbiamo rispondere mai a sollecitazioni all'investimento che arrivano via telefono oppure via messaggio o ancora tramite dei contatti su internet. Tutta la cultura che si è sviluppata intorno a Bitcoin invita tutti ad essere banca di sé stessi. Non abbiamo bisogno di 'intermediari' per investire e far fruttare i nostri sudati denari. E quando le offerte sono troppo belle per essere vere, probabilmente non lo sono".
    "E se Bitcoin dovesse interessarci davvero - spiega ancora - la prima cosa da fare per proteggersi è studiare come funziona, comprarlo per conto nostro e detenerlo al di fuori di servizi terzi. Cosa che è la filosofia più forte che si è sviluppata intorno a questa rivoluzionaria tecnologia: il diventare banca di noi stessi e di non fidarci, ma verificare.
    I bitcoiner duri e puri invitano a non fidarsi neanche delle banche. Figuriamoci se potrebbero mai versare i loro amati satoshi (misura minima del sistema monetario Bitcoin, ndr) ad un imbonitore che promette il 10% di rendimenti, che siano settimanali, mensili o annuali. Perché quando sono garantiti c'è sempre un inghippo". (ANSA).
   

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