Erasmi, stop alle speculazioni, intervenire a sostegno imprese
(ANSA) - PESCARA, 17 MAR - Oltre 1,4 miliardi di euro di consumi persi in Abruzzo rispetto al 2019, più di 1 miliardo di euro di Pil, oltre 400 milioni di euro di mancata spesa nel turismo, bollette in aumento oltre il 70 per cento per energia e gas. Sono alcuni dei numeri denunciati dalla Confesercenti abruzzese nel pieno della crisi generata dalla guerra in Ucraina. "Non è più rinviabile un intervento a sostegno delle imprese per frenare la rincorsa dei prezzi e far recuperare rapidamente potere di acquisto alle famiglie" ha sottolineato Daniele Erasmi, presidente regionale di Confesercenti e presidente nazionale di Fiesa, la federazione che riunisce gli esercizi commerciali alimentari aderenti alla Confesercenti, "siamo di fronte a numeri inquietanti che tolgono il sonno agli imprenditori ed ai consumatori: la politica ha il dovere di intervenire subito".
Vinceslao Ruccolo, alla guida della Assopanificatori-Confesercenti, ha denunciato che "i forni stanno facendo di tutto per non aumentare il costo del pane, che è un alimento vitale, ma i costi sono cresciuti in maniera disarmante e questo genera rabbia in chi sa bene cosa voglia dire aumentare il prezzo del pane". "Mettetevi nei panni di chi ha fissato i prezzi 2022 in autunno e si ritrova oggi con i costi più che raddoppiati" ha sottolineato Gianluca Grimi, presidente di Assoturismo-Confesercenti, "la situazione rischia di andare presto fuori controllo".
La Confesercenti, ha sottolineato Lido Legnini, direttore regionale dell'associazione, "si sta muovendo a livello nazionale con il governo ed il parlamento: è evidente che servano strumenti straordinari per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie e preservare le imprese da costi aumentati in maniera proibitiva. Ma è necessario che anche le istituzioni locali ed i parlamentari eletti nei territori comprendano la gravità della situazione". (ANSA).