Cc Forestale Abruzzo e Molise, nel 2020 sanzioni per 2,5 mln

Abruzzo

Eseguiti 76.737 controlli, in azione 'Parco', Nipaaf e Cites

(ANSA) - PESCARA, 13 MAR - Per i Carabinieri Forestali di Abruzzo e Molise il 2020 si è concluso con un bilancio più che soddisfacente in termini di prevenzione, contrasto e repressione delle azioni in danno di natura e ambiente. Attraverso le Stazioni Carabinieri Forestali e "Parco" nonché con i Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale presenti in ogni provincia e con i Nuclei Cites di Campobasso e Pescara si sono svolte attività di vigilanza e controllo. Sono 76.737 i controlli effettuati, 888 le persone denunciate e tre gli arresti. Eseguiti 201 sequestri e contestati 2939 illeciti amministrativi.
    Tra i servizi di prevenzione e contrasto incendi boschivi 1.175 controlli, 120 sanzioni amministrative per circa 23.000 euro, 18 incendiari denunciati, 10 in Abruzzo e 8 in Molise. La maggior parte degli incendi è di natura colposa e riconducibile a pratiche agricole e agronomiche.
    Importanti risultati nel contrasto delle pratiche di abbandono rifiuti, controlli a discariche abusive e traffici organizzati: 255 azioni illecite - 131 in Abruzzo e 124 in Molise - 11.058 controlli (6234 in Abruzzo e 4824 in Molise), sanzioni elevate per circa un milione di euro.
    Sul fronte tutela del benessere animale e contrasto del traffico di specie protette il Nucleo Cc Cites di Pescara ha denunciato 20 soggetti per reati dalla detenzione e commercializzazione illecita di 'specimens' tutelati dalla Convenzione di Washington alle truffe online nella vendita di animali, dai reati di maltrattamento a quelli legati al mondo venatorio.
    In tema di tutela della qualità dei corsi d'acqua, grazie alla convenzione stipulata tra Carabinieri della specialità Forestale e la Regione Abruzzo, vengono effettuati prelievi mensili di campioni di acque dei fiumi maggiormente inquinati che poi vengono analizzate dall'Arta Abruzzo: 1016 controlli, in alcuni casi è stato possibile risalire alle cause dell'inquinamento perlopiù dovute a scarichi abusivi sui fiumi.
    (ANSA).
   

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