Pnalm, migliorano livelli biodiversità nel Lago di Barrea

Abruzzo

Da 4 anni collaborazione con Enel,modificata fluttuazione acque

(ANSA) - PESCASSEROLI, 04 NOV - Nove specie di 'macrofite', tra piante acquatiche, muschi sommersi e alghe di grandi dimensioni, sono state individuate nel corso del campionamento, a varie profondità, dei fondali del Lago di Barrea, nel Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise, attività svolta in estate dai botanici delle Università della Tuscia e della Basilicata che stanno realizzando la nuova carta degli Habitat del Parco protetti dalle Direttive Europee. "E' un risultato sorprendente - dice Leonardo Rosati, docente di Botanica all'Università della Basilicata - Ci aspettavamo di trovare quasi solo fango. Tra i 2 e i 4 metri di profondità ci sono vere praterie sommerse dell'alga Chara vulgaris, tutelata dalla Direttiva Habitat dell'Unione Europea". Molte di queste piante non erano mai state menzionate per il Lago di Barrea negli studi precedenti sulla flora del Parco e in molti laghi artificiali appenninici non sono presenti; i ricercatori ritengono che lo sviluppo di questa vegetazione nel Lago sia un processo recentissimo e tuttora in corso. Quattro anni fa, il Parco ha avviato una collaborazione con Enel, gestore della diga di Barrea e dell'invaso, per modificare la fluttuazione delle acque del bacino, con l'obiettivo di migliorare i livelli di biodiversità del lago e il funzionamento dei suoi ecosistemi. Le grandi fluttuazioni del livello dell'acqua impediscono quasi sempre lo sviluppo di 'macrofite', tassello fondamentale per il buon funzionamento degli ecosistemi dei laghi. "Con molta probabilità questa ricchezza di specie è collegata alle nuove modalità di gestione del livello dell'acqua, richieste dal Parco e concordate con l'Enel" ipotizza Goffredo Filibeck, botanico dell'Università della Tuscia che coordina il rilevamento degli Habitat del Parco. (ANSA).
   

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