Rivolta Lanciano: sindaco Pupillo, difendere sempre memoria

Abruzzo

Cerimonia per 77esimo dei Martiri Ottobrini, letti testi Rapino

(ANSA) - LANCIANO, 06 OTT - "Bisogna difendere la memoria perchè cancellarla significa perdere i valori etici, morali e repubblicani che Lanciano ha sempre difeso e proiettato nel futuro". E' quando ha detto il sindaco Lanciano Mario Pupillo a conclusione della cerimonia del 77° anniversario della Rivolta Lancianese del 5 e 6 ottobre 1943 che valse alla città la Medaglia d'oro al valor militare per la Resistenza. "Se l'Europa deve andare avanti - ha aggiunto Pupillo - non può farlo senza integrazione e con un progetto strategico di comunità, che finora non è stato del tutto realizzato, e su questo ci battiamo anche noi per salvaguardare i valori repubblicani. Lanciano è stata la seconda città ad insorgere dopo Napoli e dobbiamo insistere contro i sovranismi e nazionalismi che riemergono. La battaglia deve essere quotidiana, non solo nelle ricorrenze.
    Ieri ci ha fatto visita anche Veljko Kajstazi, vice presidente della Croazia venuto a rendere omaggio al nostro monumento al Samudaripen, la shoah dei Rom e Sinti". Per le norme covid assenti le scuole. Dopo l'omaggio al gonfalone di Lanciano sono stati elencati i nomi dei 23 giovani uccisi dal nazifascismo; 11 caduti in combattimento e 12 partigiani per rappresaglia, tra cui Trentino La Barba anch'egli medaglia d'oro. Il monumento agli Eroi Ottobrini venne inaugurato dal Presidente della Repubblica Antonio Segni nel 1963. Durante la cerimonia Gabriele Tinari ha letto il terzo capitolo del libro vincitore del Premio Campiello 2020 "Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio" dello scrittore Remo Rapino; titolo Ottobre 1943 dedicata alla Rivolta lancianese. Rapino, presente alla manifestazione, ha detto "È il capitolo a cui tengo di più. Abbiamo bisogno di credere nelle cose che salvano la storia e la vita. Andando in giro per l'Italia molti hanno capito che parlavo di Lanciano, mai citata, e ciò mi ha riempito d'orgoglio e commosso, ricordandomi di essere parte di questa comunità. Quei giorni mi sono stati raccontati da mio padre, morto tra il 5 e 6 ottobre; quasi un destino e una coincidenza di anime". (ANSA).
   

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