Ricordati due soldati abruzzesi che dissero 'no' al nazismo
(ANSA) - PESCARA, 31 GEN - Consegnate dal Prefetto di Pescara Gerardina Basilicata, due medaglie d'onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra ed ai familiari dei deceduti: le onorificenze sono andate in memoria di Antonio Amoretti e Donato Palmieri, due abruzzesi che non sono più tornati a casa dopo il secondo conflitto mondiale. Amoretti, 21enne originario di Scafa (Pescara), morì nella nave "Oria" affondata nel Mar Egeo al largo della Grecia, mentre Palmieri, di Città Sant'Angelo (Pescara), fu internato per due anni in un campo di concentramento tedesco. A ricevere dal prefetto di Pescara le due medaglie alla memoria state Sandra Amoretti, nipote di Antonio, e Maria Concetta Palmieri, figlia di Donato Palmieri. "Sono onorata di questa onorificenza - spiega la Palmieri - che oggi mi viene consegnata e che vuole ricordare la memoria di mio padre che fu catturato mentre faceva l'autista militare. Il mio grazie oggi va a chi permette di tramandare la memoria di chi è stato testimone di una delle pagine più buie e drammatiche dell'umanità". Sandra Amoretti ha raccontato la storia dello zio. "È un riconoscimento alla memoria per chi, come mio zio, dopo l'armistizio decise di mantenere il giuramento di fedeltà fatto alla patria, rifiutando di arruolarsi nella Repubblica Sociale. Questo portò per lui e per altri la prigionia e poi l'internamento proprio per evitare che potessero beneficiare di migliori condizioni come indicato dalla Convenzione di Ginevra. Lui ebbe poi la tragica fine con il naufragio del piroscafo Oria che lo stava trasportando da Rodi dove era soldato di fanteria al Pireo e poi verso il lager nazista dove sarebbe stato internato e messo ai lavori forzati. Purtroppo il piroscafo affondò e lui come tanti che erano su quella imbarcazione, sono ancora lì dispersi in mare". Amoretti ha poi spiegato che questa tragedia "lascia un insegnamento alle nuove generazioni, il ricordo, la memoria, l'onore e il rispetto per questi giovani che hanno giurato per la Patria, dato la propria vita per dei valori e per l'Italia". (ANSA)
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