Venezia 2018, Lady Gaga e Tilda Swinton: il coraggio di osare

Spettacolo

Denise Negri

Tilda Swinton e Lady Gaga (GettyImages)
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Le due dive sono arrivate alla Mostra per ricordarci quanto è bello e liberatorio essere se stessi

Lady Gaga e Tilda Swinton. Una, icona del pop, artista coraggiosa e camaleontica, da sempre attiva nella difesa dei diritti della comunità LGBT. L’altra, oltre ad essere da sempre una delle mie attrici preferite, ha fatto del suo aspetto androgino un punto di forza, e di certo un tratto distintivo. Incontrarle entrambe qui a Venezia a meno di 24 ore di distanza mi ha riempito di gioia.

Paladine della diversità

In un momento in cui l’industria cinematografica parla di inclusione, uguaglianza e parità di trattamento economico tra uomini e donne, ecco che al Lido sono arrivate due artiste che a partire dalle maschere che hanno indossato sul palco di un concerto o sul set di un film, sono riuscite ad andare oltre. Oltre la distinzione di ciò che ci si aspetta facciano donne e uomini, oltre ai classici canoni di bellezza in cui alle femmine dello star system viene chiesto di essere più sensuali, più magre, più sorridenti. Entrambe quel sorriso l’hanno costruito dall’alto delle loro peculiarità. Miss Germanotta è una “macchina” dello showbiz, Tilda, più eterea e autoriale, si è sempre più tenuta ai margini di ciò che notoriamente fa spettacolo. Entrambe però sono rimaste autentiche, hanno valorizzato le loro spigolature, fino a farne dei veri e propri punti di forza.

Talento e coraggio

“Il tuo naso è troppo grande ma le tue canzoni sono una bomba” dicevano alla ragazza di New York che suonava nei bar con il suo pianoforte rifiutandosi di omologarsi. “Mi sono sempre piaciute le sfide, ho saputo dire di no senza contaminarmi” mi ha detto Lady Gaga quando le ho stretto la mano dopo l’intervista in un hotel sospeso tra le acque di Venezia. E poi c’è stato il sorriso aperto e sincero della londinese Tilda, che Luca Guadagnino considera parte integrante “della sua famiglia artistica”, un’attrice che ama quello che fa, e lo sa fare decisamente bene. Per Lady Gaga si parla, forse eccessivamente, di Oscar per la sua interpretazione in “A star is born”. Tilda invece, visto che un ruolo, magistrale, non le bastava, in “Suspiria” se ne è presi tre. (A voi che vedrete il film il compito di scoprire quali oltre a quello di Madame Blanc). Ecco: quando il talento e il successo vanno di pari passo, secondo me, dietro ci sono studio, professionalità, coraggio. Loro ci sono riuscite: se poi con o senza trucco siano più o meno belle, c’è ancora qualcuno a cui importa?

 

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