Acqua mare in impianti domestici, Comune chiede danni a gestore

Liguria

A Andora, nel savonese. Incontro tra Comune e Assoutenti

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(ANSA) - ROMA, 05 GEN - Le dimissioni del consiglio di amministrazione di Rivieracqua, un ristoro dei danni subiti e un rimborso o una riduzione tariffaria per i mesi di disservizio.
    Sono quelle le due richieste avanzate oggi dal Comune di Andora (Savona) e da Assoutenti per i mesi in cui i residenti hanno avuto negli impianti domestici acqua salata. I problemi sono iniziati a luglio 2022, quando a causa della siccità in alcune parti dell'impianto ha iniziato a entrare acqua salata. Di fronte al rischio di interrompere la fornitura in alcune aree della città il gestore, Rivieracqua, ha preferito mischiare acqua salata e dolce continuando così a rifornire l'intero comprensorio. Molti utenti però hanno lamentato disagi, tali da obbligare il sindaco a emettere un'ordinanza per vietare il consumo umano consentendo solo quello per scopi igienici. La situazione si è protratta per mesi, arrivando a suscitare l'intervento di Assoutenti che ha avviato una class action per far ottenere un rimborso ai clienti danneggiati. Con le piogge autunnali il problema dell'acqua salata è rientrato, ma il sindaco non potrà revocare l'ordinanza finché Asl 2 e Rivieracqua non certificheranno la riduzione dei cloruri. Oggi si è svolto un incontro tra il sindaco di Andora Mauro Demichelis, il presidente di Assoutenti Furio Truzzi, l'avvocato Giulio Muzio per Onda Ligure Consumo & Ambiente e Sabrina Grassa per il Comitato Acqua - Cara Bolletta. "Le Associazioni dei consumatori e il Comitato prendono atto della disponibilità di dialogo dimostrata, come peraltro già avvenuta in passato - recita una nota - nonché dell'efficacia dell'azione dell'amministrazione comunale e del sindaco verso la soluzione dei problemi e delle criticità derivanti dall'emergenza idrica, e convengono con la richiesta di dimissioni dell'attuale cda di Rivieracqua. L'amministrazione e le associazioni concordano sulla richiesta di una riduzione e/o rimborso tariffario per gli inadempimenti del gestore e alla predisposizione di un protocollo risarcitorio e/o indennitario per i danni subiti dagli utenti, e ritengono opportuno continuare ad attivarsi per ottenere un ristoro dei danni subiti". (ANSA).
   

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