Imperia, oltre 2 mln per intervenire su crisi idrica

Liguria

Giampedrone, gli interventi saranno gestiti d P.Civile regionale

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(ANSA) - GENOVA, 19 SET - E' di 2milioni e 330mila euro lo stanziamento del governo per finanziare ventinove interventi in provincia di Imperia e in alcuni Comuni del ponente savonese colpiti dalla crisi idrica legata alla siccità, per la quale Regione Liguria aveva chiesto e ottenuto lo stato di emergenza.
    Lo ha reso noto stamani, nella sede della Provincia di Imperia, l'assessore regionale alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone, che ha presentato ai sindaci, all'Ato idrica e agli enti gestori, la proposta di piano di riparto dei finanziamenti ottenuti.
    "Si tratta di ventinove interventi che saranno gestiti dalla Protezione Civile regionale - ha spiegato Giampedrone -. Sono interventi emergenziali che servono a scongiurare o a limitare il più possibile il razionamento dell'utilizzo idropotabile dell'acqua. Lo facciamo, ovviamente, già in previsione delle prossime stagioni primavera-estate che saranno altrettanto impattanti. Non sono interventi strutturali: si tratta di bypass, adduzioni, che ci consentono di prelevare meglio dalla fonte, per limitare il più possibile quelle ordinanze sindacali che quest'estate hanno accompagnato molti territori della provincia di imperia".
    Il presidente della Provincia e sindaco di Imperia Claudio Scajola ha ringraziato Regione Liguria per «la grande celerità nel comunicare, voce per voce, quanto è stato distribuito sul territorio». «Siamo sulla prima urgenza per il fabbisogno idrico - ha aggiunto Scajola - Cioè a quello che è stato riconosciuto necessario, soprattutto per serbatoi e quant'altro, per dare acqua a chi non l'aveva. Un'altra cosa è il piano complessivo del fabbisogno idrico, su cui ha già lavorato la Regione, abbiamo avuto il finanziamento da parte dello Stato e si sta procedendo soprattutto sull'acquedotto del Roja. Poi c'è la terza fase, che sarà quella di una nuova società (Rivieracqua spa, ndr) che possa consentire di fare, finalmente, nuove fonti di approvvigionamento idrico e una rete che oggi disperde molta acqua». (ANSA).
   

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