Funivia Genova: Italia Nostra, opera invadente e non necessaria

Liguria

Associazione contraria. 'Non sostenibile, altre vie per i Forti'

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Italia Nostra "esprime la massima contrarietà all'ipotesi di costruzione di una funivia che colleghi Principe con il forte Begato. Si tratterebbe di un'opera invadente, costosa, ambientalmente e paesaggisticamente impattante, di cui non se ne sente affatto la necessità. I piloni alti oltre 60 metri, passerebbero sopra il martoriato quartiere del Lagaccio, con pericolo per la cittadinanza.
    Il paesaggio verrebbe sfregiato da un impianto decisamente incon gruo.
    La previsione di spesa per la sola costruzione è già aumentata a 33,8 milioni di euro".
    In una nota, l'associazione ambientalista spiega ancora che "è indispensabile vedere preliminarmente l'analisi dei costi e dei benefici.
    Dubitiamo che la futura funivia possa essere economicamente sost enibile. Infatti, oltre alla costruzione dell'opera vanno attentamente valutati i costi di esercizio e manutenzione.
    Viviamo un tempo in cui gli impianti sciistici sono in grandissima sofferenza, nonostante abbiano flussi di passeggeri che a Genova non potremo mai neppur e immaginare. Se il Comune intende far conoscere i forti, può valorizzare la già esistente cremagliera di Granarolo e la funicolare Zecca - Righi, che portano in quota turisti ed escursionisti.
    In particolare la cremagliera di Granarolo ha un tracciato quasi sovrapponibile a quello della funivia che si vorrebbe costruire".
    Secondo Italia Nostra, inoltre, con "l'utilizzo dei fondi del PNRR che erano destinati alla riqualificazione dei forti il Comune dilapida in un opera inutile e dannosa per la città, quasi la metà dei danari che sarebbero dovuti essere impiegati per conservare il s istema dei forti genovesi".
    "Il PNRR è un'occasione imperdibile per la transizione energetica, i fondi devono essere destinati esclusivamente ad opere ed interventi che permettano di salvare il pianeta dai cambiamenti climatici, innovando, riducendo gli sprechi e puntan do ad un'impronta ecologia azzerata" conclude Italia Nostra.
    (ANSA).
   

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