Processo Modigliani: Ris, falsi perché trovato Bianco di titanio

Liguria
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Sentita capitano Lombardi, esperta di indagini su materiali

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(ANSA) - GENOVA, 03 FEB - "In alcune opere sequestrate alla mostra di palazzo Ducale sono state trovate tracce di Bianco di titanio", materiale diffuso dopo la seconda guerra mondiale e "dunque non riconducibile all'epoca in cui dipinse Modigliani".
    E' quanto sostenuto, in sintesi, dal capitano Livia Lombardi, esperta dei Ris che si occupa delle indagini scientifiche dei materiali delle opere d'arte, nell'udienza del processo a sei persone accusate di truffa, falso e contraffazione di opere. Per le difese, invece, si tratterebbe di una presenza legata a restauri.
    I quadri erano stati sequestrati nel 2017 e la mostra aveva chiuso in anticipo. A processo ci sono sei persone: Massimo Zelman, presidente di Mondo Mostre Skira, che organizzò la mostra, Joseph Guttman, mediatore con base a New York e proprietario di molte delle opere sequestrate, il curatore della mostra Rudy Chiappini, Nicolò Sponzilli, direttore mostre Skira, Rosa Fasan, dipendente Skira, Pietro Pedrazzini, scultore svizzero, proprietario di un "Ritratto di Chaim Soutine" che secondo gli investigatori piazzò come autentico pur sapendolo falso. Secondo gli investigatori, coordinati dal procuratore aggiunto Paolo D'Ovidio, attraverso l'esposizione alla mostra si voleva rendere autentiche delle opere false per acquisire una maggiore quotazione e rivenderle a prezzi stellari nel centenario della morte di Modì. Per i legali degli imputati, invece, le opere sono autentiche. (ANSA).
   

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