Lavoriamo su portafoglio. Ascoltiamo stakeholder, Governo
(ANSA) - GENOVA, 01 DIC - "Cercheremo di fare le cose per bene come facciamo". L'a.d. di Leonardo, Alessandro Profumo, a margine della presentazione del polo di competenza di Genova per la digitalizzazione, risponde ad una domanda sul dossier per la cessione dell'area dei sistemi di difesa, la produzione di armamenti che comprende l'ex Oto Melara e l'ex Wass. "Oto Melara è un pezzo della nostra realtà, stiamo lavorando sul nostro portafoglio: faremo le cose ben fatte come ci viene chiesto dai nostri stakeholder, il Governo prima di tutti, ma anche le nostre persone". "Quando avremo tutte le opzioni sul tavolo faremo una scelta ma non possiamo farla in modo aprioristico solo sulla base della nazionalità dell'offerente", dice l'a.d. di Leonardo, Alessandro Profumo, rispondendo ad una domanda sul dossier per la cessione della ex Oto Melara e e della ex Wass ed in particolare sull'interesse di Fincantieri e su come valuta opportunità di fare scelte che garantiscano l'italianità delle attività da cedere. Ogni scelta verrà fatta valutando la "sostenibilità a lungo termine", la "componente strategica" dell'operazione, dice Profumo, che non cita mai esplicitamente Fincantieri e sottolinea ancora: "Valuteremo le opzioni sul tavolo e sceglieremo la migliore": non sarà "l'opzione A o l'opzione B solo per dove ha sede l'offerente A o dove ha sede l'offerente B". A chi lo incalza parlando di una maggiore attenzione di altri Paesi all'estero nel proteggere i propri asset da mire straniere, Profumo ribatte ricordando le mosse fatte da Leonardo all'estero, accenna ai progetti all'estero della stessa Fincantieri.
Alessandro Profumo presenta a Genova il "cuore pulsante" di Leonardo, la "base digitale di tutto ciò che facciamo", la possibilità di una indipendenza tecnologica, "pensiamo alla capacità di lavorare con i big data, pensiamo alla realtà aumentata, pensiamo all'intelligenza artificiale, che "è assolutamente fondamentale". L'a.d. di Leonardo presenta il polo di competenza di Genova per digitalizzazione, a partire dal 'supercomputer', alla cybersecurity ed alla cyberaccademy, ed ai laboratori di robotica" "E' veramente il cuore pulsante di Leonardo, ma vogliamo che sia anche un cuore pulsante per l'industria italiana e per Genova per questa area territoriale", dice Profumo, che sottolinea: "E' una realtà che due anni fa era solo una idea ed oggi è operativa", e "nonostante il Covid". Da Profumo anche "un grazie anche a una persona che oggi non è qui presente, che due anni fa ci ha dato l'idea". Il riferimento è al ministro Roberto Cingolani, che in Leonardo aveva assunto un ruolo guida per l'innovazione tecnologica, e che due anni fa proprio a Genova aveva presentato la 'road map' adottata dall'azienda: "Devo dire che grazie a lui - prosegue Profumo -, grazie al fatto che come azienda abbiamo seguito idea che lui aveva sviluppato, e l'abbiamo seguita con grande caparbietà, in due anni nonostante il Covid siamo completamente operativi. Non è una cosa banale". Leonardo - sottolinea la società - "accelera su digitalizzazione, aerospazio, difesa e sicurezza" anche così, a Genova, con il "polo di competenza industriale nazionale. High Performance Computing, cloud, big data, intelligenza artificiale, cyber security e cyber resilienza, urgent computing, robotica: queste le principali competenze del polo di Leonardo dedicato alla digitalizzazione dell'industria"
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