Saluto romano, da sindaco Cogoleto denuncia ed esposto

Liguria

E oggi dalla Digos le denunce al pm. Biamonti sospeso da Lega

(ANSA) - GENOVA, 29 GEN - "Ora abbiamo fatto una riunione, procederemo a fare formale denuncia e un esposto in Prefettura e poi il prefetto deciderà se dichiarare la decadenza dei tre consiglieri. Noi non ne abbiamo il potere possiamo invitare a dare le dimissioni". Lo ha spiegato il sindaco di Cogoleto (Genova) Paolo Bruzzone, all'indomani delle polemiche sul consiglio comunale della cittadina ligure il 27 gennaio, Giorno della Memoria, in cui tre consiglieri sono accusati di aver fatto il saluto romano.
    La Digos di Genova ha denunciato intanto per violazione della legge Mancino i tre: Valeria Amadei, Francesco Biamonti e Mauro Siri. Gli agenti agli ordini del dirigente Riccardo Perisi già nel pomeriggio di ieri erano andati a Cogoleto per raccogliere le testimonianze dei consiglieri e dei dipendenti comunali presenti in aula al momento del voto e acquisire la videoregistrazione originale del consiglio comunale. Le denunce sono state consegnate questa mattina nelle mani del procuratore capo Francesco Cozzi. La Procura valuterà nelle prossime ore l'apertura di un fascicolo sulla vicenda.
    "Io non ho visto nulla", spiega Bruzzone interpellato sul fatto che nella registrazione della seduta in consiglio non si senta la 'frase incriminata' in cui uno dei tre consiglieri di minoranza, secondo le accuse dei consiglieri di maggioranza, avrebbe fatto a un altro un invito a fare il saluto fascista: "E' stato rilevato da due consiglieri che lo hanno sentito e da un operatore che stava registrando il consiglio - spiega -. Non si sente perché i tre hanno il microfono spento".
    Intanto la Lega ha sospeso Biamonti in attesa dell'esito della sua contestazione con querela al sindaco Bruzzone e ad alcuni consiglieri della maggioranza, ha spiegato il commissario regionale Edoardo Rixi. "Biamonti è un consigliere che milita in Lega da 30 anni. Qualora si acclarassero comportamenti non accettabili per il nostro movimento che nasce con radici diverse, valuteremo l'espulsione" ha detto condannando "la 'caccia al mostro'". (ANSA).
   

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