Genova città complessa e solidale,con realtà positive e problemi
(ANSA) - GENOVA, 22 DIC - Quello di quest'anno "sarà un Natale con qualche ristrettezza in più, forzatamente più sobrio e per tante persone sarà anche in solitudine". Per questo, "chi ne ha la possibilità, aiuti chi è più povero e chi più possiede forza e coraggio sostenga chi è debole e solo". È l'appello che l'arcivescovo di Genova, monsignor Marco Tasca, rivolge ai fedeli genovesi nel suo primo messaggio natalizio rivolto "alla Chiesa e alla Città" nel quale ricorda che "la nostra Diocesi ha una grande storia di fede, di accoglienza e carità. Diamone anche oggi una sempre più convinta e generosa testimonianza!". "È il primo Natale che il Signore mi concede di trascorrere in questa Arcidiocesi e ringrazio perché da tutti mi sento ben accolto. Voglio ricambiare la vostra benevolenza ricordando e cercando di mettere in pratica le parole di Gesù "Io sono in mezzo a voi come colui che serve"". "Sto cominciando a conoscere la vita di Genova: una città grande e complessa, con una storia e un presente ammirevoli per generosità e solidarietà, una città in cui convivono tante realtà positive insieme a molti problemi". "Comprendo - continua il messaggio dell'arcivescovo - che mai come quest'anno il giorno della nascita di Gesù sia invaso da tanta preoccupazione, da tante difficoltà materiali e spirituali e mi rendo conto di quanto sia presente il timore per la salute di ciascuno a causa della pandemia da corona virus". Infatti, "moltissime persone hanno fatto l'esperienza della malattia e ne sono guarite; troppe sono decedute" e poi "ci aspettano ancora giorni di ansiosa attesa prima che arrivi un vaccino - comunque "in viaggio" - a preservarci dai nefasti effetti della pandemia". (ANSA).