Prodotti da Cina con nomi tedeschi

Liguria

Obbligo di modificare le etichette per l'importatore

 I funzionari dell'Agenzia Dogane di Genova Voltri hanno effettuato un controllo su una una partita merce arrivata dalla Cina a un'azienda del nord-Italia, costituita da 110 compressori d'aria, e hanno scoperto che sul prodotto, sull'imballo esterno e sul libretto di istruzioni, c'erano unicamente un marchio ed un indirizzo tedesco "attestando di fatto una fuorviante indicazione di origine".
    Considerato che tali indicazioni, in assenza di ogni altra specifica contraria che valga ad evitare errori interpretativi sulla vera origine delle merci, potrebbero indurre il consumatore in errore, si è provveduto al fermo in dogana della merce proveniente dalla Cina, importata in violazione dell'Accordo di Madrid del 1891 sulla repressione delle false o fallaci indicazioni di provenienza spiega una nota.
    In linea con le norme italiane di recepimento dell'Accordo stesso, su istanza dell'importatore, è stato acquisito da parte dei funzionari il nulla osta dell'Autorità Giudiziaria per la regolarizzazione amministrativa dei prodotti potenzialmente ingannatori avvenuta tramite rietichettatura del prodotto riportante la corretta indicazione dell'origine. 
   

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