Avallone "La ripresa estiva non è bastata per recuperare"
"L'economia ligure nella prima parte dell'anno ha risentito significativamente degli effetti della pandemia. Nei mesi estivi abbiamo assistito a una ripresa, che non è stata però sufficiente a recuperare tutto quello che avevamo perso durante il lockdown". Marina Avallone, direttore della sede di Genova della Banca d'Italia sintetizza così l'aggiornamento dell'indagine della Banca d'Italia sull'economia della Liguria, centrata sugli effetti del Covid. Nei primi nove mesi del 2020 il 60% delle imprese del settore industriale con almeno 20 addetti registra un calo delle vendite, che per un quinto delle aziende (a giugno era il 50%) è stato pari ad almeno il 15%. Peggio ancora per il terziario, dove ad accusare il calo di almeno il 15% è il 30% delle aziende (ma era il 70% a giugno). Se questa è la fotografia al 30 settembre, il futuro è all'insegna dell'incertezza. "Formulare previsioni è arduo - commenta Marina Avallone -. Il comportamento di imprese e famiglie dipende dal contesto esterno che è di grande incertezza. E' ragionevole attenderci che consumi e investimenti rimangano deboli con una spiccata tendenza al mantenimento di riserve liquide". Tornando ad oggi, il settore più penalizzato è il terziario: il flussi turistici sono diminuiti di circa un terzo: -15,4% gli italiani e -62% le presenze straniere.
Ristorazione, commercio al dettaglio e intermediazione immobiliare risentono dell'atteggiamento prudente delle famiglie nelle decisioni di spesa. Le crociere si sono quasi azzerate, ridotta la movimentazione di merci. La pandemia ha avuto effetti anche sulle costruzioni, ma sono andate avanti le grandi opere, dal nuovo ponte San Giorgio al Terzo Valico. Per quanto riguarda il lavoro, i dati dei primi sei mesi documentano un calo degli occupati del 2,4% che ha riguardato soprattutto il lavoro autonomo (-7,4%) mentre i dipendenti sono scesi solo dello 0,4%.
(ANSA).
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