Dpcm: da Comune Sanremo istanza a Toti per riaprire Casinò

Liguria

Sbagliato paragonarlo a sale giochi, sale bingo o sale scommesse

Il Comune di Sanremo e il cda del Casinò hanno presentato un'istanza al governatore della Liguria, Giovanni Toti per riaprire la casa da gioco, chiusa in seguito alle nuove direttive del Decreto Conte. "Un provvedimento con pesanti ripercussioni finanziarie - dichiara il sindaco della città dei Fiori, Alberto Biancheri - per il Casinò e per il Comune di Sanremo, con ripercussioni sull'occupazione diretta e indotta". Nella "motivata" istanza, il presidente del Casinò Adriano Battistotti, evidenzia che: "Le attività esercitate da sale giochi, sale scommesse e sale bingo" sono affidate dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a concessionari privati e differiscono da quelle esercitate all'interno del Casinò di Sanremo sia dal punto di vista tecnico-giuridico sia da quello organizzativo e logistico, che si traduce in una non comparabile situazione sul piano dei presidi anticontagio implementati".
    Proprio sull'aspetto logistico-organizzativo si concentra la richiesta del cda del Casinò, che sottolinea come la gestione e l'organizzazione della casa da gioco sotto il profilo della prevenzione non possa essere equiparabile a quelle di sale giochi, sale bingo o sale scommesse, sia perché il Casinò dispone di spazi importanti: 2.500 metri quadri di aree giochi gestiti con un rigido protocollo di contingentamento, che permette un "volume d'aria mediamente presente per cliente di oltre quarantunomila litri", sia per le imponenti misure di sicurezza sanitaria varate già la scorsa primavera attraverso ingenti investimenti. (ANSA).
   

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