Ma azione confusa in una versione da fotoromanzo
(ANSA) - GENOVA, 9 MAR - Folto pubblico e applausi calorosi al Teatro Carlo Felice per la prima di "Don Pasquale" di Donizetti.
Platea soddisfatta, ma spettacolo assai discutibile tanto sotto l'aspetto visivo, quanto sul piano musicale. I registi e scenografi Barbe & Doucet hanno ambientato l'azione nella Roma anni Sessanta: lì Don Pasquale gestisce una pensione fatiscente.
L'idea registica è illustrata durante l' Ouverture attraverso la proiezione di immagini che riprendono la moda dei fotoromanzi dell'epoca. Ne viene fuori un'azione confusa, disordinata con troppe comparse in scena (personale della pensione, affittuari) che disturbano la musica senza aggiungere nulla di interesse da rendere la scelta sostenibile. Un vero peccato perché senza "toccare" nulla dell'impostazione voluta da Donizetti e dal librettista Ruffini, l'opera è ricchissima di spunti ironici e divertenti che non richiedono invenzioni. La lettura musicale del direttore Alvise Casellati è apparsa poco attenta alla eleganza donizettiana.