Don Martino, abbiamo cuore malato, siamo tutti stranieri
Sono iniziati in una chiesa dell'Annunziata gremita da centinaia di genovesi i funerali del 25enne nigeriano, Prince Jerry, che si è suicidato lunedì 28 gennaio a Tortona gettandosi sotto un treno e che si era visto negare la domanda di asilo. In prima fila in lacrime la sorella arrivata dalla Spagna. Costretti a rimanere in Africa i genitori. L'unico rappresentante delle istituzioni presente il consigliere Mario Baroni in rappresentanza del Comune di Genova.
"Abbiamo molto da farci perdonare per il nostro cuore malato e chiuso - dichiara monsignor Giacomo Martino, responsabile della comunità Migrantes di Genova -. Abbiamo voluto bene a Prince, ma forse non abbastanza. Lo straniero nella parola di Dio deve essere trattato come il prossimo, deve essere amato, tutti siamo stranieri".