Due giornalisti italiani 'colpiti dai russi a Kherson', uno è toscano

Toscana

E' Niccolò Celesti: 'Stiamo bene' ha scritto in messaggio a consigliere Regione

ascolta articolo

Due giornalisti italiani, Claudio Locatelli e Niccolò Celesti, quest'ultimo fiorentino, hanno denunciato di essere stati oggetto di un "attacco intenzionale" da parte dei russi a Kherson, ma sono riusciti a mettersi in salvo. Un colpo "ha danneggiato l'auto, siamo rimasti bloccati sotto tiro prima di riuscire a metterci in salvo, ho perso sangue ma la ferita è lieve - spiega in un video il reporter Claudio Locatelli nella vettura col collega Niccolò Celesti. - Avessi aperto la porta sarei senza una gamba o peggio. La macchina è ben segnalata l'attacco ai nostri danni visto luogo e dinamica è stato intenzionale". "Il tiro proveniva dalla sponda oltre il Nipro, lì dove si trova l'esercito russo".

A Celesti " va tutta la nostra vicinanza e il grazie per il lavoro fondamentale di racconto che sta facendo", ha detto il presidente del Consiglio della Toscana Antonio Mazzeo aprendo i lavori dell'Assemblea. "Credo - ha aggiunto - che un messaggio debba essere mandato forte: sparare alla stampa è inaccettabile come bombardare scuole e ospedale, l'inciviltà di questa guerra è ormai oltre ogni limite". Ha poi preso la parola Francesco Torselli, capogruppo Fdi, spiegando di aver ricevuto un messaggio dallo stesso Niccolò Celesti. "Stiamo tutti bene - ha detto Torselli, leggendo il messaggio - non sono ferito, ci hanno colpito di intenzione e la macchina ha schermato le schegge incredibilmente. Quindi - ha aggiunto Torselli - per una botta di fortuna i giornalisti stanno bene".

Firenze: I più letti